Superminimo individuale e di passaggio di livello

La pronuncia n. 11771 del 5 maggio 2025 della Suprema Corte di Cassazione ha ad oggetto il caso di un lavoratore che otteneva il riconoscimento giudiziale del proprio superiore inquadramento ma la società datrice di lavoro assorbiva con quanto erogato a titolo di superminimo individuale le differenze connesse al riconosciuto superiore livello.

La Suprema Corte ricorda come il superminimo, ossia l’eccedenza retributiva rispetto ai minimi tabellari, individualmente pattuito tra datore di lavoro e lavoratore, è soggetto al principio dell’assorbimento, nel senso che, in caso di riconoscimento del diritto del lavoratore a superiore qualifica, l’emolumento è assorbito dai miglioramenti retributivi previsti per la qualifica superiore, a meno che le parti abbiano convenuto diversamente o la contrattazione collettiva abbia altrimenti disposto, restando a carico del lavoratore l’onere di provare la sussistenza del titolo che autorizza il mantenimento del superminimo, escludendone l’assorbimento.

L’indagine probatoria sulla sussistenza di dette pattuizioni e quella ermeneutica sulla loro effettiva portata derogatoria alla regola generale dell’assorbimento sono riservate al giudice del merito, che nel caso di specie ha ritenuto che le previsioni contenute nella lettera di conferimento del superminimo, sostanzialmente replicanti quelle presenti nella lettera di assunzione, col limitare l’assorbimento del superminimo ai soli aumenti dei minimi tabellari riferiti ad eventuali futuri aumenti degli stessi minimi, escludessero l’assorbimento retributivo discendente invece dall’aumento derivante da un superiore inquadramento professionale.

La previsione secondo cui il superminimo sarebbe assorbibile soltanto nell’eventuale futuro aumento dei minimi tabellari introdotto da disposizioni di legge o dal CCNL è da interpretarsi restrittivamente, in quanto la progressione economica dovuta al passaggio di livello non configura ipotesi di mero aumento dei minimi ma è dovuta ad una diversa dinamica salariale legata all’esercizio delle mansioni ed all’anzianità di servizio.

Pertanto, l’eventuale trattamento riconosciuto a titolo di superminimo non risulta assorbibile nella progressione economica dovuta al passaggio di livello.

avv. Alberto Tarlao

Segretario Regionale CIU Unionquadri

Friuli-Venezia Giulia

CIU Unionquadri partecipa al Convegno: Domotica, IOT e Sicurezza delle Infrastrutture

CIU Unionquadri è intervenuta al Convegno e alla presentazione del Libro “Domotica, IOT e Sicurezza delle Infrastrutture che si è tenuto lunedì 26 Maggio presso lo Spazio Europa sede della Rappresentanza Europea a Roma.

La Delegazione CIU era formata da Francesco Riva, Consigliere CNEL e da Marco Ancora, Responsabile Nazinale Cultura di CIU Unionquadri.

All’incontro hanno partecipato l’On. Mariano Angelucci, Presidente della Commissione Turismo Moda e Relazioni Internazionali di Roma Capitale, il Prof. Enzo Siviero, Rettore Università eCampus, la Prof. Barbara Marchetti, Docente Università eCampus, Fabio Pompei, Alessandro Alongi e Gabriele Scorsini, Autori del Libro.

Il Consigliere Riva ha espresso l’importanza della tecnologia IOT in merito alla prevenzione degli incidenti nei luoghi di lavoro.

Marco Ancora ha parlato dell’importanza del monitoraggio cantieristico accanto a quello infrastrutturale e delle possibilità del cantiere digitale.

Ha anche parlato dell’aspetto fondamentale, riguardo il settore dell’elaborazione dati e IOT, delle figure del DPO, del preposto e della necessità di normare competenze e figure specializzate in tali settori strategici fornendo loro anche una formazione specifica e continua.

La giornata di lavori è stata conclusa con gli interventi degli Autori del Libro, Pompei, Scorsini e Alongi.

Illegittima la geolocalizzazione dei dipendenti in smart working

Con il provvedimento del 13 marzo 2025, l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha sanzionato per euro 50.000 un’agenzia regionale che geolocalizzava i propri dipendenti in smart working.

Nel dettaglio, veniva effettuata una chiamata al dipendente con cui si invita lo stesso ad effettuare una doppia timbratura mediante l’applicativo dedicato, una in entrata e una in uscita, previo consenso alla geolocalizzazione. Senza il consenso alla geolocalizzazione, non era possibile la timbratura da remoto nell’ambito del lavoro agile.

In tal modo, venivano acquisite le coordinate geografiche dello smartphone o del pc del dipendente che aveva timbrato, unitamente al suo codice identificativo, alla data e all’ora della timbratura, specificando se in entrata o in uscita.

Ciò allo scopo di verificare che la posizione geografica dalla quale il personale svolgeva la propria prestazione lavorativa in modalità agile fosse corrispondente ad una di quelle indicate all’interno di ciascun accordo individuale in materia di lavoro agile.

Tuttavia, la prestazione lavorativa in modalità agile, differentemente dallo svolgimento dell’attività lavorativa presso la sede del datore di lavoro, risulta tipicamente caratterizzata da una flessibilità che, fatta salva l’eventuale operatività di fasce di reperibilità, attiene sia al luogo sia al tempo del relativo svolgimento.

Il controllo a distanza dell’attività lavorativa mediante l’utilizzo di strumentazione tecnologica da parte del datore di lavoro è consentito solo in misura meramente incidentale e preterintenzionale e dunque il trattamento dei dati finalizzato a controllare direttamente l’attività lavorativa dei singoli dipendenti evidenzia un contrasto anche con il principio di “limitazione della finalità” di cui all’art. 5, par. 1, lett. b), del GDPR (Reg. UE n. 2016/679).

L’esigenza di assicurare che la prestazione lavorativa dei dipendenti in modalità agile venisse effettivamente resa presso le sedi indicate nell’accordo di riferimento non può, infatti, giustificare ogni forma di interferenza nella vita privata.

Ancora, l’esigenza di assicurare la riservatezza e la sicurezza dei dati trattati deve essere perseguita anzitutto impartendo specifiche istruzioni ai dipendenti autorizzati, anche in considerazione delle misure tecniche e organizzative adottate in via generale per proteggere i dati, e non invece attraverso la geolocalizzazione del personale che presta la propria attività lavorativa in modalità agile.

Il trattamento effettuato, dando luogo ad una raccolta di dati non limitati né pertinenti rispetto alla finalità di gestione del rapporto di lavoro in modalità agile, si poneva altresì in contrasto con il principio di “minimizzazione dei dati” e dunque in violazione dell’art. 5, par. 1, lett. c), del GDPR.

avv. Alberto Tarlao

Segretario Regionale CIU Unionquadri

Friuli-Venezia Giulia

La CIU Unionquadri convocata a Palazzo Chigi su Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

🔴 Sicurezza sul lavoro: un valore non negoziabile

Il tavolo dedicato alla sicurezza sul lavoro convocato ieri a Palazzo Chigi rappresenta un segnale importante.

Accogliamo con responsabilità e determinazione l’apertura della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e l’invito a costruire un’alleanza tra istituzioni, sindacati e imprese per mettere fine a quella che non può essere considerata una “eventualità”: morire sul posto di lavoro.

Ribadiamo la necessità di azioni concrete e sistemiche, a partire da:

✅ un nuovo patto Stato-Imprese-Lavoratori che favorisca il passaggio da un modello normativo e reattivo a un modello proattivo, partecipativo e orientato al miglioramento continuo;

✅ formazione continua, soprattutto nei settori a rischio;

✅ revisione del sistema degli appalti;

✅ incentivazione alle imprese che investono in prevenzione.

Serve una cultura della sicurezza, radicata e condivisa, che metta al centro la vita, la dignità e i diritti di chi lavora. È tempo di passare dalle parole ai fatti.

#Unionquadri#SicurezzaSulLavoro#LavoroSicuro#Prevenzione#ZeroMortiSulLavoro#PalazzoChigi

CNEL – 15 maggio 2025 – 8° global road safety week 2025

Giovedì 15 maggio 2025, dalle 10:00 alle 13:00 presso il Parlamentino, si terrà un incontro della Consulta Nazionale per la Sicurezza Stradale e la Mobilità Sostenibile, promosso dal Consigliere Riva in occasione della Settimana Mondiale della Sicurezza Stradale ONU. Si afferma che la sicurezza stradale è diritto universale, indice di civiltà e giustizia sociale, e deve diventare priorità politica. L’incontro si inserisce nel quadro della risoluzione ONU A/RES/74/299 (2020), che lancia il Secondo Decennio d’Azione 2021–2030 per dimezzare morti e feriti su strada. Il CNEL, attraverso la Consulta, ha consolidato un metodo partecipativo e operativo, promuovendo con MIT e ISFORT il Rapporto sulla mobilità degli italiani (2024). Si sta lavorando a proposte legislative sulla mobilità sicura e accessibile da presentare entro il 2025. Al centro del dibattito: utenti vulnerabili, responsabilità condivisa e educazione. La giornata si concluderà con una frase simbolica ispirato alla campagna ONU “Make a Safety Statement”, ricordando che ogni vita salvata è una vittoria collettiva.

La campagna ONU “Make a Safety Statement”, lanciata da Jean Todt con JCDecaux e Saatchi & Saatchi, mira a promuovere la sicurezza stradale nei Paesi a basso e medio reddito, dove avviene il 92% delle morti per incidente. Ogni anno, oltre 1,19 milioni di persone muoiono sulle strade, in particolare bambini e giovani. L’iniziativa, parte del Decennio ONU 2021–2030, punta a dimezzare le vittime entro il 2030. Nel biennio 2024–2025, raggiungerà 80 Paesi con affissioni, arredo urbano e azioni digitali. Todt denuncia la carenza di volontà politica, malgrado esistano soluzioni tecniche. Dal 2018, l’UN Road Safety Fund finanzia progetti in Africa e Asia. La campagna è sostenuta da celebrità come Djokovic e Naomi Campbell. Solo sei Paesi rispettano pienamente le linee guida OMS. L’ONU invita tutti a dichiarare un impegno concreto per ridurre i rischi e salvare vite.

SVOLGIMENTO INCONTRO:

Ore 10:00 saluti del Presidente del CNEL

A seguire

  • Introduzione del Coordinatore della Consulta Cons. Riva
  • Intervento Direttore del Servizio Polizia Stradale Santo Puccia
  • Trasmissione di immagini a cura degli operatori di PS, presentazione della strumentazione utilizzata per la misurazione dei tassi alcolemici, simulazione, attraverso occhiali speciali, degli effetti delle sostanze stupefacenti e psicotrope.
  • All’incontro parteciperà una terza classe dell’istituto Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera Pellegrino Artusi.
  • La PS omaggerà i presenti di etilometri monouso.
    Seguiranno gli interventi del
  • Consigliere Valastro – Presidente C.R.I
  • Prefetto Roberto Sgalla
  • Roberto Natale – CDA Rai (ex componente Consulta)
  • Chiude il Coordinatore Riva

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Dipartimento giovani di CIU Unionquadri nel “Forum delle forze economiche e sociali giovanili” del CNEL.

Si è svolto oggi a Villa Lubin il primo incontro dei referenti dei gruppi giovanili,
appartenenti alle organizzazioni rappresentate al CNEL, che andranno a
costituire il “Forum delle forze economiche e sociali giovanili” del Consiglio.
Il Forum, presieduto dai due vicepresidenti del CNEL Floriano Botta e Claudio
Risso, rappresenta uno degli strumenti attuativi della più ampia “Strategia
Giovani” approvata dall’Assemblea lo scorso ottobre, con cui si vuole dar seguito
alle chiare indicazioni della Commissione europea e in particolare alla volontà di
attribuire più peso alla voce dei giovani attraverso la “Strategia dell’UE per la
gioventù”.
Il CNEL si impegna, dunque, alla stessa stregua della Commissione Europea, a
garantire che le decisioni adottate dagli organismi del Consiglio non rispondano
soltanto alle esigenze attuali, ma tengano conto delle generazioni future, in
un’ottica di costruzione partecipata di un nuovo Patto Generazionale.
In quest’ottica, il CNEL è il primo tra i propri omologhi europei ad istituire un
gruppo giovani che partecipi attivamente alle decisioni assunte, attraverso la
formulazione di pareri obbligatori e non vincolanti, volti alla valutazione di impatto
generazionale degli atti del Consiglio. Tale previsione si pone nel solco già
tracciato dal Governo nel ddl sulla semplificazione normativa depositato in
Senato (A.S. 1192) con il quale si introduce la valutazione di impatto
generazionale per i disegni di legge governativi.
Prevista anche la messa a punto di modalità e tempistiche per una stretta
collaborazione tra il gruppo giovani del CNEL e il gruppo giovani del Comitato
economico e sociale europeo (CESE).
Collateralmente all’istituzione del Forum, la Strategia giovani del CNEL ha
previsto anche l’avvio dei lavori per la redazione del Rapporto Giovani “expat”,
un’analisi accurata sui giovani che si trasferiscono all’estero, sull’attrattività dell’Italia per le nuove generazioni e sugli impatti che questo fenomeno ha sul
nostro sistema produttivo. Rientrano, inoltre, in questo ambito di attività altri
progetti speciali, quali il programma Open Day rivolto agli studenti delle scuole
superiori.
Il Forum sarà costituito da 33 delegati di altrettante rappresentanze giovanili
afferenti alle organizzazioni che compongono l’Assemblea del CNEL.