Con il primo Report sul mismatch tra domanda e offerta di lavoro in Italia, si inaugura una collaborazione strategica tra CNEL e Unioncamere volta ad approfondire il tema del disallineamento tra domanda e offerta di lavoro nel territorio nazionale.
Almeno il 37% dei fabbisogni riguarderà laureati, soprattutto in ambito STEM e diplomati da istituti ad alta specializzazione tecnologica. Quasi la metà dei posti di lavoro stimati saranno occupati da diplomati degli istituti tecnico-professionali.
L’Italia soffre la carenza di competenze specifiche, le imprese fanno fatica a reperire personale e le maggiori criticità riguardano ruoli tecnico – scientifici altamente specializzati.
“Per non restare indietro nella competizione globale – ha dichiarato il Presidente del CNEL, Renato Brunetta – il Paese deve investire in modo deciso nei servizi ad alta intensità di conoscenza e nelle competenze STEM”.
“Serve una svolta strutturale soprattutto sul fronte dell’Istruzione e della formazione, per accrescere competenze scientifiche e tecnologiche”.
Dello stesso avviso anche il Presidente di Unioncamere Andrea Prete: “Il mismatching è una criticità strategica, e va affrontata con il coinvolgimento delle imprese, delle forze sociali, della scuola e del terzo settore”.
Per la Consigliera Marcella Mallen “serve una svolta, una riforma strutturale dell’istruzione tecnica e scientifica, un sistema di orientamento solido e una comunicazione efficace tra mondo della formazione e mondo del lavoro”.
Via libera dal Consiglio dei Ministri al vademecum sulle buone pratiche di cyber hygiene rivolto ai dipendenti pubblici. “In uno scenario caratterizzato da un contesto geopolitico in rapido cambiamento e da uno sviluppo sempre più intenso e massivo delle nuove tecnologie è fondamentale promuovere ambienti digitali sicuri per garantire servizi sempre più efficienti ai nostri utenti, cittadini e imprese”, commenta il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo.
Negli ultimi anni circa il 20% degli attacchi subiti dall’Italia hanno riguardato le Pubbliche amministrazioni. Nel 2024 si sono verificati 756 eventi cyber ai danni delle istituzioni pubbliche nazionali, in sensibile raddoppio rispetto al 2023. Più del 50% degli eventi cyber sono partiti da errori umani. “Abbiamo la responsabilità di sensibilizzare le nostre persone, in un’ottica di collaborazione, per contrastare e prevenire gli attacchi cyber. E’ evidente che per rafforzare la sicurezza digitale non serve solo avere una struttura digitale avanzata, ma serve definire comportamenti e regole, spingendo verso una cultura della cyber sicurezza”, aggiunge il ministro.
Il Vademecum, approvato dal Consiglio dei ministri, contiene 12 regole semplici e concrete che ogni dipendente pubblico dovrà applicare. Tra queste, le prime indicazioni da seguire sono riferite alle credenziali invitando il personale ad attivare l’autenticazione a più fattori e ad avere password robuste e diverse. Si aggiungono, poi, suggerimenti sull’utilizzo dei sistemi dell’intelligenza artificiale, sui software, sull’utilizzo di reti pubbliche e su una corretta gestione della casella e-mail di lavoro.
Per una diffusione capillare in tutte le amministrazioni, è prevista la pubblicazione del vademecum, oltreché sui siti istituzionali, tra cuiquello dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale e del Dipartimento della funzione pubblica, anchesul portale NoiPA, gestito dal MEF e utilizzato dai dipendenti pubblici per la gestione del personale e dei relativi trattamenti economici. Allo stesso tempo, sul portale Syllabus del Dipartimento della funzione pubblica, che eroga corsi di formazione a tutti i dipendenti pubblici, sono previste delle pillole video sul contenuto delle buone pratiche. In arrivo anche uno spot curato dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria.
“A tutto questo si aggiunge l’incontro previsto con la comunità di praticadei responsabili delle risorse umane e della formazione che ho istituito con l’obiettivo di condividere idee, soluzioni e progetti per innovare le nostre amministrazioni. Il prossimo incontro sarà dedicato alla cybersicurezza per fare in modo che tutti i dipendenti pubblici siano responsabilizzati su un tema così strategico per la sicurezza delle reti e del Paese”, conclude il ministro.
http://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2025/07/1753692768191.jpg420800zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2025-07-29 11:19:492025-07-29 11:21:13Zangrillo: "Con il Vademecum sulla cybersicurezza ambienti digitali sicuri per servizi più efficienti".
Con la sentenza n. 118 del 21 luglio 2025, la Corte Costituzionale si è espressa in merito all’indennità prevista dall’articolo 9, comma 1, del d.lgs. n. 23/2015 (Jobs Act), là dove stabilisce che, nel caso di licenziamenti illegittimi intimati da un datore di lavoro che non raggiunga i requisiti dimensionali di cui all’art. 18 dello Statuto dei lavoratori (più di quindici lavoratori presso un’unità produttiva o nell’ambito di un Comune e comunque non occupi più di sessanta dipendenti), non potesse essere superato il limite delle sei mensilità di indennità.
Nel dettaglio, la Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 9, comma 1, del d.lgs. n. 23/2015, limitatamente alle parole “e non può in ogni caso superare il limite di sei mensilità”.
In effetti, la previsione di una misura risarcitoria uniforme, indipendente dalle peculiarità e dalla diversità delle vicende dei licenziamenti intimati dal datore di lavoro, ad avviso della Corte Costituzionale si traduce in un’indebita omologazione di situazioni che possono essere diverse, ponendosi dunque in violazione del principio di eguaglianza.
La predeterminazione dell’indennità risarcitoria deve sempre tendere a rispecchiare la specificità del caso concreto e quindi la vasta gamma di variabili che vedono direttamente implicata la persona del lavoratore. Non può, pertanto, discostarsene in misura apprezzabile, come può avvenire quando viene adottato un meccanismo rigido e uniforme quale quello dell’art. 9 comma 1 d.lgs. n. 23/2015.
Ancora, è stato ritenuto che ciò che confligge espressamente con i principi costituzionali, dando luogo a una tutela monetaria incompatibile con la necessaria “personalizzazione del danno subito dal lavoratore” sia l’imposizione di un tetto, predeterminato e insuperabile anche in presenza di licenziamenti viziati dalle più gravi forme di illegittimità, che dunque comprime eccessivamente l’ammontare dell’indennità.
In ogni caso, è opportuno segnalare che la Corte Costituzionale ha nuovamente rinnovato il proprio auspicio relativamente all’intervento da parte del legislatore sul tema, ribadendo come il criterio del numero dei dipendenti non possa costituire l’esclusivo indice della sostenibilità dei costi connessi ai licenziamenti illegittimi, dovendosi considerare anche altri fattori altrettanto significativi, quali possono essere il fatturato o il totale di bilancio, da tempo indicati come necessari elementi integrativi dalla legislazione europea e anche nazionale.
avv. Alberto Tarlao
Segretario Regionale CIU Unionquadri
Friuli-Venezia Giulia
http://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/10/124645.jpg300300zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2025-07-25 12:43:502025-07-25 12:43:50Licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese: incostituzionale il limite di sei mensilità
Nella seduta del 24 luglio 2025 l’Assemblea del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL) ha approvato ufficialmente la composizione della Commissione Nazionale Permanente per la partecipazione dei lavoratori, un organismo importante quanto strategico previsto dalla recente Legge 76/2025, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale lo scorso 26 maggio.
La legge intitolata “Disposizioni per la partecipazione dei lavoratori alla gestione, al capitale e agli utili delle imprese” introduce una svolta nella cultura della rappresentanza e nella governance aziendale in Italia e attua dopo 77 anni l’art. 46 della Costituzione.
Il decreto attuativo n. 97 del 9 luglio 2025, emanato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha poi regolamentato le modalità di designazione dei membri della Commissione, demandandone l’attuazione proprio al CNEL.
La Commissione avrà il compito di monitorare, promuovere e valutare le politiche e le pratiche di partecipazione dei lavoratori nelle imprese, favorendo modelli innovativi di coinvolgimento attivo nella gestione e nei risultati aziendali, anche in un’ottica di sviluppo sostenibile e inclusivo.
Questa iniziativa rappresenta un avanzamento significativo verso un modello partecipativo che intende superare la tradizionale dicotomia tra capitale e lavoro, favorendo un’economia fondata sulla responsabilità condivisa e sull’inclusione delle elevate professionalità nei processi decisionali delle imprese.
Il commento della Presidente CIU Unionquadri Gabriella Ancora:
«Siamo particolarmente onorati di poter far parte della Commissione Nazionale Permanente per la partecipazione dei lavoratori. La CIU – Unionquadri è da sempre in prima linea nel promuovere una rappresentanza evoluta e inclusiva, attenta alle esigenze delle professionalità elevate, dei quadri, dei ricercatori e dei professionisti. La partecipazione attiva a questa Commissione è coerente con la nostra missione di favorire sinergie professionali e costruire ponti tra pubblico e privato, tra subordinato e autonomo, tra Italia ed Europa. La nostra esperienza, anche nel CESE a Bruxelles, sarà messa al servizio di questo importante tavolo istituzionale per contribuire alla definizione di modelli partecipativi capaci di generare valore, coesione e innovazione».
http://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2016/02/CNEL.png387400zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2025-07-25 09:51:412025-07-25 09:51:42CIU Unionquadri nella commissione nazionale permanente per la partecipazione dei lavoratori.
http://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2025/07/APERTURA-FUNZIONI_001.png595842zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2025-07-17 15:18:482025-07-17 15:18:48APERTURA FUNZIONI SU POLIS ISTANZE ONLINE
✨ Immagina di promuovere nella tua azienda politiche di hashtag#welfare per migliorare la qualità della vita, il hashtag#benessere dei lavoratori e i livelli di produttività.
✨ Immagina di creare ambienti sicuri e inclusivi, per ridurre il hashtag#rischio di infortuni, favorire comportamenti corretti e responsabili, valorizzare le hashtag#diversità e garantire hashtag#pariopportunità a lavoratori e lavoratrici.
✨ Tutto questo, e anche altro, può esser finanziato attraverso le risorse stanziate sull’Avviso 1/2025 di Conto Sistema.
http://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2025/07/logo-web.png245350zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2025-07-17 11:47:322025-07-17 11:47:32Notizia Fondo Conoscenza
Segui i nostri dibattiti che illustrano le prospettive della società civile dell’UE in merito a: 🇩🇰 la presidenza danese del Consiglio dell’UE; gioventù.
Il nostro forum sull’allargamento, anch’esso in corso, contribuirà a continuare a costruire ponti con i paesi candidati all’adesione all’UE.
Il Presidente dell’INPS, l’Avv. Gabriele Fava, nella sua relazione, ha ribadito l’obiettivo su cui sta lavorando l’Ente, quello di far evolvere l’INPS da Ente erogatore di prestazioni e servizi a Infrastruttura Pubblica Abilitante, in grado di generare un valore sociale continuo in ogni fase della vita, principio fondante del welfare generativo e guida di azione ed innovazione.
In merito a questi principi, architrave del welfare, gli obiettivi devono convergere verso l’inclusione, che deve andare oltre i semplici bisogni materiali:
in questo Cultura, Arte, Sport ed il tempo libero costituiscono gli elementi essenziali per il Benessere e la piena cittadinanza.
Il moderno Welfare deve garantire accesso e partecipazione, riconoscendo che ogni persona, anche la più fragile, è portatrice di valori potenziali.
Riguardo il tessuto produttivo del Paese rilevante è la dinamica del Mezzogiorno, dove gli assicurati crescono del 7.4% tra il 2019 ed il 2024.
In parallelo aumentano l’occupazione femminile (+6,7%) e quella giovanile (+ 11,2%), con oltre 719 mila giovani in più dal 2019, pur rimanendo elemento critico l’accesso in modo stabile al posto di lavoro.
In tali prospettive Cultura e Sport non rappresentano più appendici marginali bensì assi portanti di una società moderna, come al dettato dell’art. 9 della Costituzione, che stabilisce la tutela e la promozione del Patrimonio Culturale, della Ricerca e del Paesaggio e che ricorda come l’identità collettiva viene forgiata nell’incontro tra memoria e futuro.
L’INPS, sempre nelle parole del Presidente, si propone come l’architrave di un Paese che sa riconoscere nella protezione sociale non un costo ma un investimento, un Paese che vede la Cultura non come un orpello ma un presidio ed una risorsa economica, civica e identitaria, e che vede nello Sport non un semplice passatempo ma anch’esso un presidio di salute e partecipazione democratica.
Da qui l’adempimento alla missione di garantire sicurezza e speranza, confermando come l’Istituto sia un riferimento certo ed innovatore di benessere condiviso.
Riguardo l’Intelligenza Artificiale, questa non è mente ma solo calcolo, non possiede empatia, esitazione morale, creatività.
È potenza logica e non coscienza, ed in quanto tale va governata con chiarezza e misura, là dove manca il sentimento e l’emozione il rischio è che l’algoritmo, soprattutto nelle sue forme più avanzate come l’Intelligenza Artificiale agentica, decida solo e sempre sulla base di logiche matematiche standardizzando e ottimizzando risultati ed economie ma ignorando giustizia, umanità e contesto.
La nuova idea di istituzione che deve prendere forma deve essere più accessibile, più anticipante, più umana, e proprio per questo, più forte, in grado così di governare la Tecnologia senza subirla e soprattutto sapendo riconoscere, anche nell’era della IA, l’insostituibile dignità dell’Uomo e del pensiero umano.
http://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2025/07/Gv9TAy0WEAAkkIM.png10801080zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2025-07-16 16:20:232025-07-16 16:20:23Il Presidente CIU Unionquadri Gabriella Ancora invitata alla presentazione del XXIV Rapporto Annuale dell'INPS presso la Camera dei Deputati.
http://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2025/07/Immissioni-in-ruolo-docenti-2025_001.png842595zairahttp://www.ciuonline.it/wp-content/uploads/2024/05/Logo-CIU-Ufficiale--300x289.jpgzaira2025-07-16 10:10:092025-07-16 10:10:10IMMISSIONI IN RUOLO DOCENTI 2025-2026.
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Collaborazione strategica CNEL – Unioncamere
/in Comunicati stampa, Documenti, In Evidenza, News /da zairaCon il primo Report sul mismatch tra domanda e offerta di lavoro in Italia, si inaugura una collaborazione strategica tra CNEL e Unioncamere volta ad approfondire il tema del disallineamento tra domanda e offerta di lavoro nel territorio nazionale.
Almeno il 37% dei fabbisogni riguarderà laureati, soprattutto in ambito STEM e diplomati da istituti ad alta specializzazione tecnologica. Quasi la metà dei posti di lavoro stimati saranno occupati da diplomati degli istituti tecnico-professionali.
L’Italia soffre la carenza di competenze specifiche, le imprese fanno fatica a reperire personale e le maggiori criticità riguardano ruoli tecnico – scientifici altamente specializzati.
“Per non restare indietro nella competizione globale – ha dichiarato il Presidente del CNEL, Renato Brunetta – il Paese deve investire in modo deciso nei servizi ad alta intensità di conoscenza e nelle competenze STEM”.
“Serve una svolta strutturale soprattutto sul fronte dell’Istruzione e della formazione, per accrescere competenze scientifiche e tecnologiche”.
Dello stesso avviso anche il Presidente di Unioncamere Andrea Prete: “Il mismatching è una criticità strategica, e va affrontata con il coinvolgimento delle imprese, delle forze sociali, della scuola e del terzo settore”.
Per la Consigliera Marcella Mallen “serve una svolta, una riforma strutturale dell’istruzione tecnica e scientifica, un sistema di orientamento solido e una comunicazione efficace tra mondo della formazione e mondo del lavoro”.
Zangrillo: “Con il Vademecum sulla cybersicurezza ambienti digitali sicuri per servizi più efficienti”.
/in Comunicati stampa, Documenti, In Evidenza /da zairaVia libera dal Consiglio dei Ministri al vademecum sulle buone pratiche di cyber hygiene rivolto ai dipendenti pubblici. “In uno scenario caratterizzato da un contesto geopolitico in rapido cambiamento e da uno sviluppo sempre più intenso e massivo delle nuove tecnologie è fondamentale promuovere ambienti digitali sicuri per garantire servizi sempre più efficienti ai nostri utenti, cittadini e imprese”, commenta il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo.
Negli ultimi anni circa il 20% degli attacchi subiti dall’Italia hanno riguardato le Pubbliche amministrazioni. Nel 2024 si sono verificati 756 eventi cyber ai danni delle istituzioni pubbliche nazionali, in sensibile raddoppio rispetto al 2023. Più del 50% degli eventi cyber sono partiti da errori umani. “Abbiamo la responsabilità di sensibilizzare le nostre persone, in un’ottica di collaborazione, per contrastare e prevenire gli attacchi cyber. E’ evidente che per rafforzare la sicurezza digitale non serve solo avere una struttura digitale avanzata, ma serve definire comportamenti e regole, spingendo verso una cultura della cyber sicurezza”, aggiunge il ministro.
Il Vademecum, approvato dal Consiglio dei ministri, contiene 12 regole semplici e concrete che ogni dipendente pubblico dovrà applicare. Tra queste, le prime indicazioni da seguire sono riferite alle credenziali invitando il personale ad attivare l’autenticazione a più fattori e ad avere password robuste e diverse. Si aggiungono, poi, suggerimenti sull’utilizzo dei sistemi dell’intelligenza artificiale, sui software, sull’utilizzo di reti pubbliche e su una corretta gestione della casella e-mail di lavoro.
Per una diffusione capillare in tutte le amministrazioni, è prevista la pubblicazione del vademecum, oltreché sui siti istituzionali, tra cui quello dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale e del Dipartimento della funzione pubblica, anche sul portale NoiPA, gestito dal MEF e utilizzato dai dipendenti pubblici per la gestione del personale e dei relativi trattamenti economici. Allo stesso tempo, sul portale Syllabus del Dipartimento della funzione pubblica, che eroga corsi di formazione a tutti i dipendenti pubblici, sono previste delle pillole video sul contenuto delle buone pratiche. In arrivo anche uno spot curato dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria.
“A tutto questo si aggiunge l’incontro previsto con la comunità di pratica dei responsabili delle risorse umane e della formazione che ho istituito con l’obiettivo di condividere idee, soluzioni e progetti per innovare le nostre amministrazioni. Il prossimo incontro sarà dedicato alla cybersicurezza per fare in modo che tutti i dipendenti pubblici siano responsabilizzati su un tema così strategico per la sicurezza delle reti e del Paese”, conclude il ministro.
Licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese: incostituzionale il limite di sei mensilità
/in Comunicati stampa, Documenti, In Evidenza, News /da zairaCon la sentenza n. 118 del 21 luglio 2025, la Corte Costituzionale si è espressa in merito all’indennità prevista dall’articolo 9, comma 1, del d.lgs. n. 23/2015 (Jobs Act), là dove stabilisce che, nel caso di licenziamenti illegittimi intimati da un datore di lavoro che non raggiunga i requisiti dimensionali di cui all’art. 18 dello Statuto dei lavoratori (più di quindici lavoratori presso un’unità produttiva o nell’ambito di un Comune e comunque non occupi più di sessanta dipendenti), non potesse essere superato il limite delle sei mensilità di indennità.
Nel dettaglio, la Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 9, comma 1, del d.lgs. n. 23/2015, limitatamente alle parole “e non può in ogni caso superare il limite di sei mensilità”.
In effetti, la previsione di una misura risarcitoria uniforme, indipendente dalle peculiarità e dalla diversità delle vicende dei licenziamenti intimati dal datore di lavoro, ad avviso della Corte Costituzionale si traduce in un’indebita omologazione di situazioni che possono essere diverse, ponendosi dunque in violazione del principio di eguaglianza.
La predeterminazione dell’indennità risarcitoria deve sempre tendere a rispecchiare la specificità del caso concreto e quindi la vasta gamma di variabili che vedono direttamente implicata la persona del lavoratore. Non può, pertanto, discostarsene in misura apprezzabile, come può avvenire quando viene adottato un meccanismo rigido e uniforme quale quello dell’art. 9 comma 1 d.lgs. n. 23/2015.
Ancora, è stato ritenuto che ciò che confligge espressamente con i principi costituzionali, dando luogo a una tutela monetaria incompatibile con la necessaria “personalizzazione del danno subito dal lavoratore” sia l’imposizione di un tetto, predeterminato e insuperabile anche in presenza di licenziamenti viziati dalle più gravi forme di illegittimità, che dunque comprime eccessivamente l’ammontare dell’indennità.
In ogni caso, è opportuno segnalare che la Corte Costituzionale ha nuovamente rinnovato il proprio auspicio relativamente all’intervento da parte del legislatore sul tema, ribadendo come il criterio del numero dei dipendenti non possa costituire l’esclusivo indice della sostenibilità dei costi connessi ai licenziamenti illegittimi, dovendosi considerare anche altri fattori altrettanto significativi, quali possono essere il fatturato o il totale di bilancio, da tempo indicati come necessari elementi integrativi dalla legislazione europea e anche nazionale.
avv. Alberto Tarlao
Segretario Regionale CIU Unionquadri
Friuli-Venezia Giulia
CIU Unionquadri nella commissione nazionale permanente per la partecipazione dei lavoratori.
/in Comunicati stampa, Documenti, In Evidenza, News /da zairaNella seduta del 24 luglio 2025 l’Assemblea del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL) ha approvato ufficialmente la composizione della Commissione Nazionale Permanente per la partecipazione dei lavoratori, un organismo importante quanto strategico previsto dalla recente Legge 76/2025, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale lo scorso 26 maggio.
La legge intitolata “Disposizioni per la partecipazione dei lavoratori alla gestione, al capitale e agli utili delle imprese” introduce una svolta nella cultura della rappresentanza e nella governance aziendale in Italia e attua dopo 77 anni l’art. 46 della Costituzione.
Il decreto attuativo n. 97 del 9 luglio 2025, emanato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha poi regolamentato le modalità di designazione dei membri della Commissione, demandandone l’attuazione proprio al CNEL.
La Commissione avrà il compito di monitorare, promuovere e valutare le politiche e le pratiche di partecipazione dei lavoratori nelle imprese, favorendo modelli innovativi di coinvolgimento attivo nella gestione e nei risultati aziendali, anche in un’ottica di sviluppo sostenibile e inclusivo.
Questa iniziativa rappresenta un avanzamento significativo verso un modello partecipativo che intende superare la tradizionale dicotomia tra capitale e lavoro, favorendo un’economia fondata sulla responsabilità condivisa e sull’inclusione delle elevate professionalità nei processi decisionali delle imprese.
Il commento della Presidente CIU Unionquadri Gabriella Ancora:
«Siamo particolarmente onorati di poter far parte della Commissione Nazionale Permanente per la partecipazione dei lavoratori. La CIU – Unionquadri è da sempre in prima linea nel promuovere una rappresentanza evoluta e inclusiva, attenta alle esigenze delle professionalità elevate, dei quadri, dei ricercatori e dei professionisti. La partecipazione attiva a questa Commissione è coerente con la nostra missione di favorire sinergie professionali e costruire ponti tra pubblico e privato, tra subordinato e autonomo, tra Italia ed Europa. La nostra esperienza, anche nel CESE a Bruxelles, sarà messa al servizio di questo importante tavolo istituzionale per contribuire alla definizione di modelli partecipativi capaci di generare valore, coesione e innovazione».
ASSEGNAZIONI PROVVISORIE 2025/26: RICHIESTA COE NELLASCUOLA SECONDARIA.
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In merito a questi principi, architrave del welfare, gli obiettivi devono convergere verso l’inclusione, che deve andare oltre i semplici bisogni materiali:
in questo Cultura, Arte, Sport ed il tempo libero costituiscono gli elementi essenziali per il Benessere e la piena cittadinanza.
Il moderno Welfare deve garantire accesso e partecipazione, riconoscendo che ogni persona, anche la più fragile, è portatrice di valori potenziali.
Riguardo il tessuto produttivo del Paese rilevante è la dinamica del Mezzogiorno, dove gli assicurati crescono del 7.4% tra il 2019 ed il 2024.
In parallelo aumentano l’occupazione femminile (+6,7%) e quella giovanile (+ 11,2%), con oltre 719 mila giovani in più dal 2019, pur rimanendo elemento critico l’accesso in modo stabile al posto di lavoro.
In tali prospettive Cultura e Sport non rappresentano più appendici marginali bensì assi portanti di una società moderna, come al dettato dell’art. 9 della Costituzione, che stabilisce la tutela e la promozione del Patrimonio Culturale, della Ricerca e del Paesaggio e che ricorda come l’identità collettiva viene forgiata nell’incontro tra memoria e futuro.
L’INPS, sempre nelle parole del Presidente, si propone come l’architrave di un Paese che sa riconoscere nella protezione sociale non un costo ma un investimento, un Paese che vede la Cultura non come un orpello ma un presidio ed una risorsa economica, civica e identitaria, e che vede nello Sport non un semplice passatempo ma anch’esso un presidio di salute e partecipazione democratica.
Da qui l’adempimento alla missione di garantire sicurezza e speranza, confermando come l’Istituto sia un riferimento certo ed innovatore di benessere condiviso.
Riguardo l’Intelligenza Artificiale, questa non è mente ma solo calcolo, non possiede empatia, esitazione morale, creatività.
È potenza logica e non coscienza, ed in quanto tale va governata con chiarezza e misura, là dove manca il sentimento e l’emozione il rischio è che l’algoritmo, soprattutto nelle sue forme più avanzate come l’Intelligenza Artificiale agentica, decida solo e sempre sulla base di logiche matematiche standardizzando e ottimizzando risultati ed economie ma ignorando giustizia, umanità e contesto.
La nuova idea di istituzione che deve prendere forma deve essere più accessibile, più anticipante, più umana, e proprio per questo, più forte, in grado così di governare la Tecnologia senza subirla e soprattutto sapendo riconoscere, anche nell’era della IA, l’insostituibile dignità dell’Uomo e del pensiero umano.
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