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FLORIANO BOTTA ELETTO VICEPRESIDENTE DEL CNEL.

Il consigliere Floriano Botta è stato eletto vicepresidente del CNEL dall’Assemblea nel corso della riunione che si è tenuta mercoledì 24 febbraio presieduta dal presidente Tiziano Treu alla presenza del segretario generale Paolo Peluffo.

Botta, classe 1938, espressione di Confindustria, subentra al dimissionario Elio Catania e affiancherà la vicepresidente Gianna Fracassi.

Industriale operante nel settore cartotecnico dai primi Anni Sessanta, all’impegno in azienda ha sempre affiancato quello nel mondo associativo, ricoprendo nel corso del tempo diversi incarichi. Attualmente, il vicepresidente Botta è membro del consiglio etico di Confindustria. È stato, inoltre, Presidente di Assocaaf, Consigliere Piccola Industria Assolombarda, Componente Consiglio Generale Confindustria, Membro del Consiglio Generale Assolombarda. In passato è stato Componente della Commissione Prezzi Carte Camera di Commercio di Milano, Past President Unione Industriali Grafici e Cartotecnici di Milano, Componente Consiglio Direttivo e Giunta Assografici.

Tutti gli altri punti previsti all’ordine del giorno dell’Assemblea sono stati discussi, trattati e approvati. Tra questi, il disegno di legge, licenziato all’unanimità, sull’accesso programmato ai corsi di laurea di area medica, relatrice la vicepresidente Fracassi.

Fondo Conoscenza – Avviso 1/2021.

Abbiamo creato un evento interamente dedicato alla presentazione del nuovo Avviso 1/2021.
L’evento vedrà come protagonisti relatori esperti, pronti a trattare tematiche che sono il fulcro delle nuove attività di Fondo Conoscenza.
Nello specifico, presenteremo il nuovo Avviso di Fondo Conoscenza, tra conferme e novità.
Illustreremo come la formazione sia fondamentale per il rilancio delle imprese italiane.
Ci focalizzeremo sui temi della salute, della sicurezza e sull’importanza della prevenzione.
Approfondiremo il sistema dell’apprendistato professionalizzante ed i suoi benefici economici e normativi e parleremo degli obblighi datoriali durante il periodo emergenziale: quali i rischi e le azioni da intraprendere per contrastarli.
Per iscrizioni: http://bit.ly/3buPGux

Il Sole 24 Ore – SOS giovani: Italia ultima in Europa, deserto al Sud.

Scarica l’articolo – 22.02.2021 SOS giovani Italia Ultima in Europa deserto al Sud.

PARI OPPORTUNITÀ, AL VIA CONSULTAZIONE PUBBLICA DEL CNEL.

Il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro ha varato una consultazione pubblica sulla parità di genere con l’obiettivo di raccogliere informazioni sulla condizione della donna in Italia.

L’iniziativa, approvata dall’Assemblea nella seduta del 28 ottobre scorso, su proposta del Forum italiano per le pari opportunità istituito al CNEL, è svolta sulla base dell’articolo 10 del Regolamento degli Organi del CNEL ed è realizzata in collaborazione con i Ministeri del Lavoro e delle politiche socialidell’Istruzione e dell’Università e della Ricerca intende raccogliere il parere delle cittadine e dei cittadini italiani sulle diseguaglianze di genere in Italia.

In Italia la condizione della donna nel mondo del lavoro è penalizzata dalla difficile conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, che spinge in basso (49,7% dato ISTAT, contro il 60,4% Ue) la quota dell’occupazione femminile fra i 15 e i 64 anni e che induce il 27% delle donne madri ad abbandonare la propria occupazione alla nascita del figlio. Un dato salito al 38% con la pandemia (addirittura il 43% se con figli fino a 5 anni). Esiste ancora un elevato divario di genere in termini di lavoro non retribuito (nel quale le donne spendono in media 4 ore e 15 minuti al giorno, contro 2 ore e 16 minuti degli uomini).

Le consultazioni pubbliche del CNEL rivestono un elevato valore di partecipazione dei cittadini e assumono per il Consiglio la natura di atto istruttorio di particolare rilievo, quale elemento di valutazione per successive deliberazioni dell’Assemblea e l’iniziativa legislativa.

Sin dalla sua istituzione il CNEL ha dedicato grande attenzione alla parità di genere e ha contribuito, spesso in maniera determinante, all’elaborazione dei principali provvedimenti normativi di genere degli ultimi 50 anni tra cui, ad esempio, la “Disciplina legislativa del divieto di licenziamento delle lavoratrici a causa di matrimonio” (1962); quello sulla maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro, dal divieto di licenziamento causa matrimonio del (1963); la legge Golfo-Mosca sull’equilibrio di genere nei Consigli di amministrazione (2011). Molti anche i dossier e i rapporti nazionali, tra questi vale la pena ricordare il Rapporto sui percorsi professionali delle donne (1992). Nel 2019 il CNEL ha presentato il disegno su “Modifiche all’articolo 46 del codice delle pari opportunità tra uomo e donna, di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, in materia di rapporto sulla situazione del personale” e ha costituito il Forum permanente sulle pari opportunità”, ha dichiarato la vicepresidente CNEL Gianna Fracassi, coordinatrice del Forum.

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La funzione strategica dei middle manager (quadri) per il futuro della Pubblica Amministrazione.

Lo scorso aprile, nel pieno della pandemia, il Governo chiamava a raccolta un gruppo di esperti con il compito di individuare le iniziative propedeutiche al rilancio socio-economico del Paese: una serie di progetti strategici utili a ridisegnare il futuro dell’Italia e noto come “Piano Colao”. Dopo essere stato elaborato, presentato e discusso, il documento è rimasto in un cassetto di Palazzo Chigi sino a quando, venerdì scorso, dopo la nomina di Vittorio Colao a Ministro per l’Innovazione e la transizione digitale, lo stesso è tornato con forza al centro del dibattito politico.

Dalla complessa analisi dei punti di forza e di fragilità del sistema nazionale, la task force guidata da Colao ha individuato numerose raccomandazioni relative a iniziative atte a facilitare e a rafforzare la fase di rilancio del tessuto sociale e produttivo al termine del periodo emergenziale.

Le risultanze di questo sforzo hanno prodotto un sostanzioso e articolato documento che, con visione e progettualità armonica, fornisce numerose indicazioni utili riguardo le leve da utilizzare per rimettere in moto la società e i suoi organismi.

Accanto ai tradizionali settori delle imprese, infrastrutture, scuola e turismo, si suggerisce la necessità di interventi incisivi soprattutto nella pubblica amministrazione, individuata come uno dei nodi più importanti per la ripresa futura e, pertanto, da attenzionare con urgenza. Nella prospettiva del gruppo di esperti, solo se si avranno amministrazioni pubbliche forti, competenti e motivate, sarà possibile affrontare le sfide future, una su tutte: il governo delle tecnologie ed il rafforzamento della cyber difesa, prossima frontiera dell’avvenire di ogni nazione.

Il raggiungimento di tali ambiziosi obiettivi sarà possibile soltanto attraverso un forte incremento di risorse umane qualificate e un’attenta valutazione delle competenze, rafforzando contestualmente la formazione continua del personale. Tale aspetto è evindeziato nel Piano Colao.

La strategia di ripresa reputa fondamentale la costituzione ed il rafforzamento di un middle-managment pubblico, in grado di affrontare con determinazione le prossime sfide e sostenuto da iniziative formative a loro mirate, introducendo incentivi anche non monetari come ad esempio incarichi, autonomia decisionale, iniziative strutturate di mentoring e coaching. In ultima istanza, il Piano consacra il middle-managment ad acceleratore dell’innovazione pubblica, in luogo degli stereotipi riguardanti l’impiegato pubblico ed i Quadri, visti come un freno ai processi in rapporto alle competenze esterne.

Il «middle-management», secondo le proiezioni della task force Colao, rappresenta il vero snodo cruciale affinché le iniziative di modernizzazione e digitalizzazione abbiano successo, in una ricetta che veda, accanto alle competenze tecniche dei dipendenti, lo sviluppo e l’affiancamento di competenze manageriali diffuse.

La CIU Unionquadri, accogliendo con favore tali linee strategiche, ritiene che i semi di tale percorso siano già presenti in seno alle singole realtà, con i quadri intermedi validi e facilmente professionalizzabili parte strutturale del processo, purtroppo troppo spesso sottoutilizzati se non addirittura ignorati, ed il cui contributo non sempre è riconosciuto e premiato, in rapporto al reale livello operativo e di responsabilità.

Di fronte a così autorevoli e stringenti sollecitazioni CIU Unionquadri, da sempre impegnata per il riconoscimento dei quadri nella PA, non può che ribadire e riproporre il proprio impegno per il traguardo di tale obiettivo. Da lungo tempo, infatti, CIU Unionquadri sostiene che la costituzione di un’area professionale intermedia nell’ambito del pubblico impiego contrattualizzato, collocata tra la dirigenza e l’area definita non dirigenziale, sia non solo una legittima aspettativa dei pubblici dipendenti, ma anche una impellente risposta alle esigenze di buon andamento, leale cooperazione e funzionalità della Pubblica Amministrazione.

https://agenparl.eu/la-funzione-strategica-dei-middle-manager-quadri-per-il-futuro-della-pubblica-amministrazione/

I servizi pubblici nazionali sono essenziali per la democrazia e lo Stato di diritto nell’UE.

Il CESE invoca una serie di principi comuni per i servizi pubblici al fine di aiutare gli Stati membri a rispettare pienamente la democrazia e lo Stato di diritto.

In un parere adottato dall’Assemblea nella sessione plenaria del 2 dicembre, il CESE osserva che i servizi pubblici, garantendo un accesso universale e uguale per tutti, comprese le persone particolarmente vulnerabili e svantaggiate, contribuiscono al progresso sociale e al dinamismo della società. Tali servizi possono fungere da “stabilizzatori automatici” cruciali in tempi di crisi, divenuti più frequenti negli ultimi anni in ambiti come la sicurezza, l’economia, l’asilo, l’ambiente, il clima e la salute.

Come spiega il relatore del parere Christian Moos, “la pubblica amministrazione e i servizi pubblici costituiscono il nesso più importante tra i governi e la società civile. Entrambi sono fondamentali per la resilienza della democrazia liberale in Europa. L’UE ha bisogno di meccanismi efficaci che garantiscano il pieno rispetto dello Stato di diritto e l’imparzialità della pubblica amministrazione in tutti gli Stati membri”:

Un insieme di principi comuni

Il CESE ha individuato una serie di principi comuni che costituiscono dei punti fermi in materia di servizi pubblici e pubbliche amministrazioni:

  • la buona amministrazione è un diritto e accresce la fiducia della società; la trasparenza dei servizi pubblici garantisce un controllo indipendente e contribuisce alla lotta contro la corruzione;
  • i servizi pubblici svolgono una funzione di tutela rispetto allo Stato di diritto; il personale che lavora nei servizi pubblici deve essere protetto, così da permettergli di rifiutare di eseguire istruzioni di servizio illegittime;
  • i servizi pubblici devono garantire il libero accesso alle informazioni e rimanere a disposizione di tutti da persona a persona, nonostante la digitalizzazione.

Il CESE, inoltre, reputa che i servizi pubblici dovrebbero essere interoperabili a livello europeo. Dovrebbero essere possibili gli scambi e la mobilità professionale tra i servizi pubblici dei diversi Stati membri. Tutti i servizi pubblici coinvolti nell’assegnazione di fondi europei devono rispettare e applicare i principi che governano il servizio pubblico. (na)

La realizzazione del QFP, l’accordo sulla Brexit e la vaccinazione tra le priorità della presidenza portoghese dell’UE.

Il 1° gennaio 2021 il Portogallo ha assunto la presidenza del Consiglio dell’UE all’insegna del motto “Tempo di agire: per una ripresa equa, verde e digitale”.

La presidenza portoghese dovrà affrontare il difficile compito di tradurre in pratica gli accordi stipulati nell’ultimo periodo della presidenza tedesca sul bilancio pluriennale dell’UE (QFP) e sul Fondo per la ripresa, attuare l’accordo post-Brexit con il Regno Unito e supervisionare la vaccinazione dell’Europa contro la COVID-19.

La presidenza ha cinque obiettivi chiari per i prossimi sei mesi:

  • mettere in moto il QFP, adottando i necessari regolamenti e avviando i programmi a esso associati;
  • far sì che i diversi paesi possano accedere quanto prima al fondo per la ripresa e la resilienza, accelerando in tal modo le transizioni verde e digitale;
  • attuare con successo il piano di vaccinazione per l’Europa e contribuire alla sua estensione al resto del mondo;
  • attuare il pilastro europeo dei diritti sociali e dargli un impulso decisivo durante il vertice sociale previsto a Oporto il 7 e 8 maggio;
  • rafforzare le relazioni dell’UE con partner strategici fondamentali quali l’India e l’Africa e rilanciare le relazioni con gli Stati Uniti.

Il CESE contribuirà al lavoro della presidenza portoghese per garantire che sia ascoltata la voce della società civile europea. In particolare, il CESE condividerà i punti di vista della società civile sui seguenti temi, elaborando pareri su richiesta della presidenza:

  • Le sfide poste dal telelavoro: organizzazione dell’orario di lavoro, equilibrio tra attività lavorativa e vita privata e diritto a scollegarsi
  • Formazione professionale: l’efficacia dei sistemi per anticipare e far combaciare le competenze e le esigenze del mercato del lavoro e il ruolo delle parti sociali e delle diverse parti interessate
  • Il ruolo dell’economia sociale nella creazione di posti di lavoro e nell’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali
  • Telelavoro e parità di genere – assicurare le condizioni affinché il telelavoro non aggravi la ripartizione non uniforme delle attività di assistenza e di lavoro domestico non retribuite tra donne e uomini e costituisca un motore per la promozione della parità di genere
  • Spazio ferroviario europeo unico
  • Come promuovere le competenze di cui l’Europa ha bisogno per creare una società più giusta, più coesa, più sostenibile, più digitale e più resiliente attraverso l’apprendimento e la formazione permanenti

Il Portogallo deterrà la presidenza semestrale del Consiglio dell’Unione europea dal 1° gennaio al 30 giugno. Seguirà la Slovenia, che nel secondo semestre del 2021 concluderà il trio delle presidenze iniziato dalla Germania.

Sarà la quarta presidenza portoghese da quando il paese ha aderito all’UE nel 1986. (mr)

Voucher Formativi per i dipendenti degli studi professionali aderenti a Fondo Conoscenza.

Cos’è il voucher formativo

Il voucher formativo è un finanziamento destinato ai dipendenti degli studi professionali aderenti al Fondo che intendono partecipare a specifici percorsi formativi a scelta individuale, anche in modalità FAD e/o e-learning, presenti nel Catalogo Formativo di Fondo Conoscenza ed erogati dagli Enti formativi accreditati presso il Fondo.

Il voucher formativo, richiesto direttamente dallo studio professionale, permette di usufruire in tempi rapidi di un percorso formativo in quanto lo stesso è già approvato e disponibile.

Chi può richiedere il voucher formativo

Sono beneficiari delle iniziative inserite nel Catalogo gli studi professionali, le società tra professionisti e i centri elaborazione dati sui quali grava l’obbligo del versamento del contributo integrativo di cui all’art. 25 della Legge 845/78.

I beneficiari, in particolare, devono operare in un settore rientrante in uno dei seguenti codici ATECO 2007:

63 ATTIVITÀ DEI SERVIZI D’INFORMAZIONE E ALTRI SERVIZI INFORMATICI
63.11.11 Elaborazione elettronica di dati contabili
69 ATTIVITÀ LEGALI E CONTABILITÀ
69.10.10 Attività degli studi legali
69.10.20 Attività degli studi notarili
69.20.11 Servizi forniti da dottori commercialisti
69.20.12 Servizi forniti da ragionieri e periti commerciali
69.20.13 Servizi forniti da revisori contabili, periti, consulenti ed altri soggetti che svolgono attività in materia di amministrazione, contabilità e tributi
69.20.14 Attività svolta dai Centri di assistenza fiscale (Caf)
69.20.15 Gestione ed amministrazione del personale per conto terzi
69.20.20 Attività delle società di revisione e certificazione di bilanci
69.20.30 Attività dei consulenti del lavoro

Cosa si deve fare per richiedere il voucher formativo

Sulla base dei fabbisogni formativi specifici dei propri dipendenti lo studio professionale individua una o più iniziative presenti nel Catalogo Nazionale di Fondo Conoscenza disponibile sul sito www.fondoconoscenza.it.

Le iniziative inserite nel Catalogo, presentate da Enti di formazione professionale accreditati presso il Fondo, sono distinte nelle seguenti tipologie formative:

–       seminari (iniziative formative di approfondimento tematico);

–       corsi (iniziative formative articolate su diversi argomenti specialistici);

–       laboratori (iniziative di apprendimento guidato e assistito, quali, ad esempio, apprendimento tecnico, outdoor training, affiancamento, animazione teatrale e altro).

Il Catalogo è organizzato per localizzazione geografica, aree tematiche, tipologia formativa, certificazione rilasciata e soggetto erogatore della formazione.

Il richiedente, in particolare, accedendo all’area del sito “Formazione a catalogo”, dovrà:

–       registrarsi al fine di ottenere le credenziali di accesso;

–       individuare una o più iniziative formative a cui far partecipare il/i proprio/i dipendente/i;

–       compilare la richiesta di finanziamento.

Possibilità di acquisire certificazioni riconosciute

Diversi percorsi formativi inseriti nel Catalogo prevedono il rilascio di certificazioni riconosciute (certificazioni linguistiche, certificazioni informatiche, ecc.)

Valore dei voucher  

Ciascun soggetto beneficiario potrà richiedere per ogni dipendente un voucher del valore massimo di € 2.000,00 e un numero di voucher il cui valore complessivo non superi la somma di € 4.000,00.

Come vengono assegnati i voucher

L’assegnazione dei voucher avverrà seguendo l’ordine cronologico di ricezione delle richieste fino ad esaurimento delle risorse stanziate.

La verifica di ammissibilità sarà effettuata dal Fondo con cadenza mensile e avrà ad oggetto le richieste pervenute nel mese precedente.

Terminata la verifica il Fondo procederà alla pubblicazione della lista dei voucher finanziati sul sito www.fondoconoscenza.it.

Quale sarà la tempistica di erogazione della formazione

Il percorso formativo sarà essere erogato nei tempi previsti nel Catalogo disponibile sul sito www.fondoconoscenza.it.

Quando verrà liquidato il voucher 

Il valore del voucher sarà erogato dal Fondo direttamente al soggetto erogatore in un’unica soluzione entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta di liquidazione.

Da quando si potrà richiedere il voucher

Le modalità e le procedure per richiedere i voucher formativi verranno pubblicate entro il mese di marzo 2021.

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