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RESIDENZA D’ARTISTA / È online il Bando per l’edizione 2023.

Residenza d’Artista
Todi, 2023
È online il bando dell’edizione 2023

Nel 2021, grazie alla generosa ospitalità dei collezionisti Umberto Morera e Anna Maria Balsano Morera, è nata la Residenza d’artista organizzata da Maja Arte Contemporanea, che ha visto – fino ad ora – la partecipazione delle artiste Anna Di Paola (2021) e Agata Stepien (2022).

Con cadenza annuale, e per la durata di un mese, la Residenza ha luogo a Romazzano, località a circa 8 km da Todi (Perugia), nel mese di maggio.

Proseguendo l’intento della Galleria di porre in essere azioni concrete a sostegno delle donne nel mondo dell’arte contemporanea, la Residenza si rivolge esclusivamente alle Artiste. L’edizione 2023, in particolare, ha come tema specifico la fotografia.

La domanda di partecipazione è gratuita e dovrà essere presentata entro il 31 dicembre 2022.

BANDO RESIDENZA D’ARTISTA EDIZIONE 2023
Maja Arte Contemporanea
Via di Monserrato, 30  –  ROMA
info@majartecontemporanea.com
+39 06 6880 4621MAR / VEN  15.30 – 19.30
SAB  11.00 – 13.00 / 15.00 – 19.00

majartecontemporanea.com

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Maja Arte Contemporanea · Via di Monserrato, 30 · Roma, RM 00186 · Italy

SMARTWORKING – Prorogato il lavoro agile “semplificato” fino al 31 dicembre 2022.

Fino a fine anno, i lavoratori dipendenti pubblici e privati in possesso di certificazione rilasciata dai competenti organi medico-legali devono svolgere di norma la prestazione lavorativa in modalità agile.

Con la legge di conversione del c.d. decreto Aiuti bis (legge n. 142 del 21 settembre 2022 di conversione del d.l. n. 115/2022), è stato prorogato, al 31 dicembre 2022, il termine per l’utilizzo del lavoro agile in “forma semplificata” per i lavoratori del settore privato, i genitori lavoratori con figli minori di anni 14 e per i lavoratori fragili.

Pertanto, fino alla suddetta data, i lavoratori dipendenti pubblici e privati in possesso di certificazione rilasciata dai competenti organi medico-legali, attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, ivi inclusi i lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità, devono svolgere di norma la prestazione lavorativa in modalità agile, anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, o svolgere specifiche attività di formazione professionale anche da remoto.

LAVORO AGILE

La legge n. 142/2022 ha anche prorogato, al 31 dicembre 2022, il diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile, anche in assenza degli accordi individuali, in favore dei genitori lavoratori dipendenti del settore privato con almeno un figlio minore di anni 14, a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore non lavoratore o beneficiario di strumenti di sostegno al reddito, e che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione.

Il medesimo diritto allo svolgimento delle prestazioni di lavoro in modalità agile è riconosciuto, fino alla stessa data, sulla base delle valutazioni dei medici competenti, anche ai lavoratori del settore privato maggiormente esposti a rischio di contagio da virus SARS-CoV-2, in ragione dell’età o della condizione di rischio derivante da immunodepressione, da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o, comunque, da comorbilità che possono caratterizzare una situazione di maggiore rischiosità accertata dal medico competente, a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione lavorativa.
Nelle ipotesi sopra previste la prestazione lavorativa può essere svolta anche attraverso strumenti informatici nella disponibilità del dipendente, qualora non siano forniti dal datore di lavoro.

Inoltre, i datori di lavoro del settore privato devono comunicare al Ministero del Lavoro, in via telematica, i nominativi dei lavoratori e la data di cessazione della prestazione di lavoro in modalità agile.
In definitiva, con le proroghe passate in rassegna, il Legislatore sembra aver accolto l’invito delle Parti sociali –  nel “Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-COV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro”, del 30 giugno 2022 – che, pur nel mutato contesto di affievolimento dell’emergenza, hanno ribadito l’utilità dell’istituto per contrastare la diffusione del contagio, soprattutto con riferimento ai lavoratori fragili.

In risposta a tale richiesta, il Legislatore, da un lato, ha dunque prorogato fino al 31 dicembre 2022 le previsioni riguardanti i lavoratori fragili e i lavoratori del settore privato e, per altro verso, ha reso strutturale la semplificazione degli obblighi di comunicazione attinenti i lavoratori agili.
Difatti, con un altro recente intervento normativo (legge n. 122/2022 di conversione, con modificazioni, del d.l. n. 73/2022, c.d. decreto Semplificazioni Fiscali), è stato modificato l’articolo 23 della legge n. 81/2017, stabilendo che, a decorrere dal 1° settembre 2022, il datore di lavoro comunichi in via telematica al Ministero del Lavoro i nominativi dei lavoratori, e la data di inizio e di cessazione delle prestazioni di lavoro in modalità agile, secondo le modalità individuate con il decreto ministeriale n. 149/2022.

ISTRUZIONI OPERATIVE

Primi chiarimenti e istruzioni operative, sulla nuova modalità di comunicazione telematica, sono stati forniti dallo stesso Ministero del Lavoro, con una nota del 26 agosto 2022 e un comunicato del 28 settembre 2022, risolvendo cosi alcuni aspetti problematici.
Il lavoro agile continua così, in tempo post emergenziale, ad essere la modalità preferenziale di svolgimento dell’attività lavorativa, nei limiti di compatibilità con il tipo di attività svolta, al fine di evitare al massimo il rischio del contagio.
In effetti, nel contesto della pandemia da Covid-19, si è assistito ad un “adattamento congiunturale” della ratio di impiego dell’istituto che, da strumento di welfare organizzativo, è diventuo strumento per la tutela della salute pubblica, della sicurezza sul lavoro e per la conservazione del posto di lavoro. Lo smart working, infatti, tanto nel settore privato quanto in quello pubblico, è stato impiegato come misura di sicurezza e di sostegno della continuità di una larga porzione di attività lavorative.
In linea generale, gli atti normativi e amministrativi volti a fronteggiare la crisi sanitaria sono intervenuti, da una parte, sollecitando a più riprese il ricorso al lavoro agile per il settore privato, dall’altra istituendo inizialmente l’obbligo temporaneo per il suo impiego ordinario nella PA, salvo che per le indifferibili attività in presenza, per poi stabilire che, dal 15 ottobre 2021, la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle P.A. fosse quella svolta in presenza . Il rientro in presenza del personale delle P.A. è stato così disciplinato dal decreto del Ministro per la pubblica amministrazione dell’8 ottobre 2021, che ha individuato le condizioni ed i requisiti, organizzativi ed individuali, necessari per utilizzare il lavoro agile. Da ultimo, il Contratto collettivo sottoscritto tra Aran e le Parti sociali del dicembre 2021, ha individuato caratteristiche, modalità, limiti e tutele del lavoro agile nel pubblico impiego.
Parallelamente, il potenziamento dell’istituto, nel settore privato come in quello pubblico, è stato impiegato per far fronte alle istanze di cura della famiglia con la introduzione, nel rispetto di specifiche condizioni, della possibilità di ricorrervi a favore dei genitori lavoratori con figli minori.

IL PROTOCOLLO

Sulla scia dell’esperienza virtuosa dei Protocolli condivisi, per il settore privato, di rilevante importanza è stata poi la sottoscrizione, il 7 dicembre 2021, del “Protocollo Nazionale sul lavoro in modalità agile”, con il quale sono state fornite linee di indirizzo volte a rappresentare un quadro di riferimento – integrativo alle disposizioni della legge n. 81/2017 – per la futura contrattazione collettiva, nazionale e aziendale e/o territoriale, a cui viene affidato quanto necessario all’attuazione nei diversi e specifici contesti produttivi. Dal canto suo, infatti, la contrattazione collettiva – che pure ha virtuosamente sperimentato il lavoro agile ancor prima della sua regolazione normativa, specialmente a livello aziendale – è chiamata a svolgere un ruolo prezioso nella declinazione dell’istituto, integrandosi con la valorizzazione dell’autonomia individuale letteralmente voluta dal Legislatore nel 2017.
Nel biennio pandemico si è andata altresì affinando la declinazione del lavoro agile quale strumento di tutela dei lavoratori “fragili”, disabili e di coloro che sono affetti da patologie croniche e invalidanti e, più in generale, come forma di accomodamento ragionevole, in ossequio alla più recente evoluzione degli orientamenti interpretativi in materia, ove ricorrano ragioni personali legate alla salute, all’età o alla disabilità (ovvero in caso di compresenza di più fattori di vulnerabilità soggettiva).
D’altro canto, tra le ragioni poste alla base dell’istituzione  dell’Osservatorio nazionale bilaterale in materia di lavoro agile troviamo, ancora una volta, la tutela della fragilità.
Nella stessa direzione si è mosso anche recentemente il Legislatore, con il d.lgs. n. 105/2002, prevedendo che i datori di lavoro pubblici e privati, che stipulino accordi per l’esecuzione della prestazione di lavoro in modalità agile, siano tenuti a riconoscere priorità alle richieste di esecuzione del rapporto di lavoro in tale modalità formulate: dalle lavoratrici e dai lavoratori con figli fino a dodici anni di età o senza alcun limite di età nel caso di figli in condizioni di disabilità, e dai lavoratori con disabilità in situazione di gravità accertata.
In definitiva, la pandemia da SARS-CoV-2  ha sicuramente messo a dura prova le capacità organizzative di molte imprese, rivelando al contempo l’esigenza di procedere ad una rivisitazione della disciplina ordinaria del lavoro agile, per adattarla al nuovo contesto post emergenziale. Oggi più che mai, l’impiego di modalità di lavoro flessibili richiede il repentino superamento di quella mentalità manageriale basata sul carattere meramente gerarchico e unilaterale dell’organizzazione dell’impresa; così come si rende indispensabile, laddove possibile e nel rispetto delle garanzie di legge e di contratto collettivo, il definitivo scardinamento delle tradizionali coordinate spazio-temporali della prestazione lavorativa.

CESARE DAMIANO E MARIA GIOVANNONE

CIU Unionquadri partecipa alla settima Edizione di Rome Art Week dal 24 al 29 ottobre 2022 Roma.

Un grande evento nazionale che riguarda l’arte, la cultura e tutto il mondo del lavoro ricompreso in questi importanti e strategici settori.

Con il Patrocinio di CIU parte da oggi a Roma la settima edizione di Rome Art Week: dal 24 al 29 ottobre 2022 la Capitale si tinge nuovamente di viola mostrandosi al pubblico con un ricco calendario di mostre, open studio, performance, talk, eventi e visite guidate. 

La manifestazione, promossa e organizzata da KOU – Associazione culturale per la promozione delle arti visive, si pone come un sofisticato network che ha l’obiettivo di costruire una rete tra tutti gli operatori del settore e il pubblico. Protagonisti musei, gallerie, spazi espositivi, curatori, artisti, collettivi, associazioni, fondazioni e operatori culturali, uniti in un evento diffuso e “orizzontale” che da sette edizioni sviluppa e sostiene la conoscenza e la diffusione dell’arte a più livelli, sperimentando di anno in anno nuove modalità di fruizione e promozione della cultura contemporanea.

Rome Art Week 2022 non solo conferma il successo delle passate edizioni ma entra nel panorama culturale capitolino con le sue 767 partecipazioni tra gallerie e spazi istituzionali, artisti e curatori e con gli oltre 498 eventi diffusi in tutta l’area metropolitana (e i numeri sono in costante e continuo aggiornamento).

“L’intera città, dal centro alla periferia, sarà animata da quasi 400 appuntamenti e oltre 700 tra artisti, curatori, operatori culturali, critici, galleristi. Grazie a RAW, Roma sarà per una settimana la capitale dell’arte contemporanea, con migliaia di operatori, italiani e stranieri, che avranno un’occasione in più per visitarla. Quest’anno per la prima volta, RAW promuoverà l’appuntamento anche nelle strutture alberghiere e coinvolgerà tutte le attività commerciali per ospitare eventi e presentazioni. Un nuovo modello di comunicazione per diffondere il calendario delle iniziative, alle quali il pubblico potrà partecipare in forma totalmente gratuita e scegliendo tra mostre, conferenze, percorsi e visite guidate tra gallerie e atelier degli artisti. Un’occasione per ‘contaminare’ davvero la città con la bellezza dell’arte contemporanea e per diffonderne la conoscenza e la diffusione a più livelli, sperimentando nuove modalità di fruizione”. 

Ogni rione ed ogni quartiere della Città eterna sarà, dunque, animato da una molteplicità di iniziative alle quali il pubblico potrà partecipare in forma totalmente gratuita e scegliendo tra eventi, mostre e appuntamenti, percorsi e visite guidate anche attraverso la piattaforma www.romeartweek.com, un vero e proprio portale attivo tutto l’anno che giorno per giorno segnalerà le inaugurazioni, gli eventi menzionati dai “punti di vista” -curatori e critici che evidenzieranno le eccellenze della manifestazione-, nonché gli open studio che daranno la possibilità di “toccare con mano” il lavoro degli artisti, visitando gli studi dove l’arte si crea e si genera, o entrare nell’articolata esperienza dei collettivi di artisti, ben 7 quest’anno, che sperimentano un modo collaborativo di presentare le proprie ricerche.

La settima edizione di RAW continua ed amplifica il percorso iniziato lo scorso anno con le più importanti realtà internazionali che hanno scelto la cornice di Rome Art Week per presentare al pubblico le loro attività: tra queste l’Accademia di Ungheria, la Casa Argentina, il Forum Austriaco di Cultura, l’Istituto Bulgaro, l’Institut Français, il Goethe Institut, l’American Academy in Rome, la Temple University. 

Anche quest’anno si riconferma la collaborazione tra Rome Art Week e il Miami New Media Festival, giunto alla sua 17ª edizione, con la partecipazione speciale del Centro di Studi Americani: infatti, i video selezionati sul tema “Civility vs Violence: Education, Art and Community as a Way to Embrace Nonviolence” saranno mostrati in occasione dell’evento del Miami New Media Festival che si terrà presso il Centro di Studi Americani il 25 ottobre 2022, dalle 15:00 alle 17:00. Le opere verranno poi presentate a Miami e nelle altre tappe mondiali del festival, oltre alla presenza virtuale su YouTube, Facebook, Twitter e Instagram.

Rome Art Week si avvale del patrocinio di:

Regione Lazio, 

Roma Capitale Assessorato alla Cultura, 

Sapienza Università di Roma, 

Unione Internazionale degli Istituti di Archeologia Storia e Storia dell’arte in Roma, 

CIU Unionquadri 

e del sostegno di:

Roma Capitale Assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda. 

Partner: Menexa, Miami New Media Festival. 

Media partner: Ezine, Dimensione Suono Soft.

NOTIZIE FRIULI VENEZIA GIULIA. INIZIATIVA FORMATIVA DESTINATA AGLI STUDENTI DELLE UNIVERSITÀ DI TRIESTE E UDINE.

Il Vicepresidente di CIU – Unionquadri Avv. Petracci con il Segretario Regionale Fulvio Carli ha partecipato quale relatore all’iniziativa formativa per gli studenti che stanno svolgendo uno stage presso l’Osservatorio regionale antimafia istituito con legge regionale 21/2017.

“Norme in materia di prevenzione e contrasto dei fenomeni di criminalità organizzata e di stampo mafioso e per la promozione della cultura della legalità”.

La formazione ha riguardato in particolare il fenomeno del caporalato, tema affrontato dall’avv. Petracci che costituisce il focus 2023 dell’attività dell’Osservatorio.

Presenti all’iniziativa di formazione il Presidente Enrico Sbriglia, la Vicepresidente Barbara Clama e la funzionaria Cristiana Crosetto.

Il Presidente Sbriglia molto soddisfatto per come è stato affrontato il tema ha espresso l’auspicio di ripetere e dare seguito alla trattazione di queste problematiche così importanti al fine di diffondere nei giovani la cultura della legalità.

CESE: RICONVERSIONE INDUSTRIALE E TRANSIZIONE VERDE. DELEGAZIONE CESE A OSTRAVA (REPUBBLICA CECA)

CIU – Unionquadri con il proprio rappresentante Prof. Maurizio Mensi ha partecipato alla riunione straordinaria del CESE che si è svolta l’11 ottobre scorso nell’area mineraria dismessa di Vitkovice, regione mineraria e industriale che è stata investita negli anni scorsi da una pesante riconversione verso un sistema produttivo a basse emissioni di carbonio.

Sono state esaminate le sfide che sta affrontando un’area mineraria nel cuore dell’Europa che sta ridefinendo la propria identità e i propri obiettivi di sviluppo.

Problematiche che fanno da esempio a temi che toccano da vicino anche il nostro Paese, quali i costi della transizione verde e digitale, l’importanza di solide infrastrutture di comunicazione e trasporto, efficienti collegamenti con altre regioni europee e un quadro di regole aggiornate e orientate allo sviluppo.

Cnel: GRANDE SUCCESSO DELLA CIU UNIONQUADRI – IL FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO ASPETTI DI SINERGIA TRA LA SANITÀ MILITARE E LA SANITÀ CIVILE.

Cnel: GRANDE SUCCESSO DELLA CIU UNIONQUADRI

IL FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO ASPETTI DI SINERGIA TRA LA SANITÀ MILITARE E LA SANITÀ CIVILE.

https://www.youtube.com/watch?v=ywzSypLVfnk

https://www.affaritaliani.it/medicina/fascicolo-sanitario-elettronico-sinergie-tra-sanita-militare-e-civile-821095.html

https://www.sanitainformazione.it/salute/presentato-al-cnel-il-fascicolo-sanitario-elettronico-della-sanita-militare-tecnologia-da-usare-anche-in-ambito-civile/

https://it.dental-tribune.com/news/presentato-al-cnel-il-fascicolo-elettronico-sanitario-sinergia-tra-sanita-militare-e-sanita-civile/

https://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=108196

https://www.askanews.it/cronaca/2022/10/19/fascicolo-sanitario-elettronico-sinergie-tra-sanit%c3%a0-militare-e-civile-pn_20221019_00147/

https://www.ow11.rassegnestampa.it/cnel/PDF/2022/2022-10-19/2022101990330120.pdf

https://www.ow11.rassegnestampa.it/cnel/PDF/2022/2022-10-19/2022101990327969.pdf

https://www.ow11.rassegnestampa.it/cnel/PDF/2022/2022-10-19/2022101990337854.pdf

https://www.ow11.rassegnestampa.it/cnel/PDF/2022/2022-10-19/2022101971240226.pdf

https://www.ow11.rassegnestampa.it/cnel/PDF/2022/2022-10-19/2022101990315000.pdf

https://www.ow11.rassegnestampa.it/cnel/PDF/2022/2022-10-19/2022101990333621.pdf

https://www.ow11.rassegnestampa.it/cnel/PDF/2022/2022-10-19/2022101990307746.pdf

https://www.ow11.rassegnestampa.it/cnel/PDF/2022/2022-10-19/2022101990311934.pdf

https://www.ow11.rassegnestampa.it/cnel/PDF/2022/2022-10-18/2022101865540195.pdf

https://www.ow11.rassegnestampa.it/cnel/PDF/2022/2022-10-18/2022101804232954.pdf

https://www.ow11.rassegnestampa.it/cnel/PDF/2022/2022-10-19/2022101965547868.pdf

IL FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO ASPETTI DI SINERGIA TRA LA SANITÀ MILITARE E LA SANITÀ CIVILE.

La prossima sfida della digitalizzazione della Sanità passerà attraverso il Fascicolo Sanitario Elettronico che diventerà presto la cartina di tornasole dei passi avanti compiuti in tema di innovazione nel mondo della salute.

L’evento voluto e promosso della CIU – Unionquadri, membro CNEL, ha visto la partecipazione dei massimi vertici del CNEL.

Il Presidente Treu ha affermato che il dibattito sulla digitalizzazione della Sanità italiana deve inserirsi in un contesto europeo anche valutando la possibilità di introdurre aspetti innovativi nei processi come ad esempio la blockchain.

Il Segretario Generale Nori ha sottolineato come la discussione sulla digitalizzazione ed in particolare sul FSE segna un passo in avanti della nostra P.A.

In particolare, lo scambio di informazioni in tema sanitario risulta importante dopo la pandemia, evento che ha travolto non solo gli aspetti sociali, ma anche i sistemi economici. Da un certo punto di vista, però, la pandemia – analogamente ad una guerra – è stata foriera di accelerazione di processi, cosa che ha consentito la rottura di certi schemi organizzativi.

Il confronto si è concentrato sulle esperienze della Sanità Militare rappresentata dall’Ispettore Generale Ten. Gen. Nicola Sebastiani e dal Col. Stefano Palomba, maturate in questi difficili momenti di pandemia nell’ambito degli sviluppi informatici e della telemedicina. Evoluzioni rese possibili dal confronto con la sanità civile, il direttore della digitalizzazione del Ministero della Salute, Viggiano, e dalla stretta collaborazione con eccellenze come il Prof. Basili e gli ingegneri Celeste e Mancini.

Massimo Mancini, Chief Enterprise Market Officer di TIM, ha presentato il progetto realizzato da TIM Enterprise e dall’Ispettorato Generale della Sanità Militare (IGESAN) per la digitalizzazione della Sanità militare. In linea con la strategia dell’azienda, il progetto unisce tecnologie intelligenti, scalabili e sicure ai migliori servizi di connettività.

La sinergia tra Sanità Militare e Sanità Civile deve essere una pratica costante ha concluso il Consigliere Francesco Riva che ha annunciato la partenza di una campagna di comunicazione rivolta ai cittadini per promuovere la prevenzione e quindi monitorare i costi della salute.

Fascicolo sanitario elettronico : sinergie tra sanità militare e civile. Se ne parla al #cnel. #ciu #unionQuadri

Fascicolo sanitario elettronico : sinergie tra sanità militare e civile. Se ne parla al #cnel. #ciu #unionQuadri

CNEL: CONFERENZA CONGIUNTA CESE – CNEL.

Conferenza congiunta CESE – CNEL presso il CNEL su “Geopolitica delle strategie energetiche nella regione euromediterranea” alla presenza del Presidente Prof. Tiziano Treu di Christa Schweng, Presidente del CESE e del Vicesegretario Generale Unione per il Mediterraneo Grammenos Mastrojeni.

La crisi energetica in corso non solo comporta la necessità di un più stretto coordinamento a livello UE ma offre all’Italia l’occasione per essere protagonista di una proficua ridefinizione dei rapporti strategici con i paesi della regione Euro-Mediterranea” ha dichiarato il Prof. Maurizio Mensi, consigliere del CESE come rappresentante di CIU Unionquadri parte sociale membro del CNEL.

Per il Coordinatore della Commissione Politiche UE e Cooperazione Internazionale, Consigliere Gian Paolo Gualaccini “ultimamente la solidarietà europea ha vacillato e l’auspicio è che presto l’Europa possa portare avanti un’azione politica unitaria che mostri di essere solidale come lo è stata per esempio in occasione dei recenti eventi pandemici”.

Se le previsioni verranno confermate il rischio di recessione nell’intera Unione il prossimo anno sarà reale e l’Europa non potrà permettersi di muoversi in ritardo sulla crisi energetica.

La Ciu Unionquadri al convegno congiunto Cnel – Cese sulle strategie energetiche

La Ciu Unionquadri partecipa al convegno congiunto Cnel – Cese sulle strategie energetiche.
Dibattito al CNEL con il CESE per l’individuazione di possibili soluzioni a favore di imprese e famiglie.