Comunicati Stampa

Un’istruzione di qualità per i tecnici di domani. Il possibile ruolo docente dei quadri aziendali.

Il Comitato Nazionale Produttività del CNEL ha delineato un quadro critico del sistema formativo nel Rapporto Annuale 2025, presentato lo scorso 10 settembre alla presenza del Presidente Renato Brunetta.

È stato notato come le difficoltà del quadro formativo costituiscano un notevole freno per la crescita della produttività.

I punti principali di queste difficoltà sono individuati nel deficit di competenze digitali ed al mancato allineamento tra percorsi formativi e richieste del mercato del lavoro.

I percorsi scolastici appaiono inadeguati rispetto alle esigenze produttive contemporanee, manca in particolare un efficace sistema di orientamento verso percorsi tecnici professionalizzanti.

Una sorta di stigma sociale avvolge ancora le scelte verso gli istituti tecnici e professionali, nonché nei confronti degli ITS Academy.

Notevole è ancora la dispersione scolastica soprattutto nel mezzogiorno.

Non va poi dimenticato come l’Italia risulti in fondo alla graduatoria europea per livelli di istruzione.

Il documento del CNEL esprime apprezzamento per i programmi apprestati dal Governo nel piano strutturale di Bilancio di Medio Termine 2025 – 2029 che prevede un rilancio dell’istruzione anche attraverso il PNRR.

Un ruolo importante in questa direzione è dato dalla legge 121/2024 sulla riforma della filiera formativa tecnologico-professionale.

La Legge n. 121/2024 rappresenta il fulcro della strategia, prevedendo percorsi quadriennali di istruzione secondaria integrati con l’istruzione tecnologica superiore attraverso accordi di rete tra istituzioni scolastiche, ITS Academy, università e soggetti pubblici e privati. Particolare rilievo assumono i “Patti educativi territoriali 4.0“, accordi locali finalizzati alla condivisione di risorse materiali e professionali tra laboratori, personale docente e strumentazioni.

In particolare sono previsti cicli di istruzione tecnica quadriennale al cui termine è possibile ottenere il diploma di maturità ed accedere agli ITIS Academy.

La legge si propone in particolare di promuovere l’adeguamento e l’ampliamento dell’offerta formativa, con particolare riferimento alle competenze linguistiche e logico-matematiche e alle discipline di base, ai nuovi percorsi sperimentali, funzionali alle esigenze specifiche dei territori, anche attraverso gli accordi di partenariato di cui al comma 7, lettera b), nei limiti della quota di flessibilità didattica e organizzativa dei soggetti partecipanti alla filiera e nell’ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. L’attuazione di questi obiettivi avverrà attraverso i seguenti punti:

  1. b)  la promozione dei passaggi fra percorsi diversi, anche attraverso l’orientamento individualizzato di studentesse e studenti;
  2. c)  la quadriennalità del percorso di istruzione secondaria di secondo grado;
  3. d)  il ricorso alla flessibilità didattica e organizzativa, alla didattica laboratoriale, all’adozione di metodologie innovative e al rafforzamento dell’utilizzo in rete di tutte le risorse professionali, logistiche e strumentali disponibili;
  4. e)  la stipula di contratti di prestazione d’opera per attività di insegnamento e di formazione nonché di addestramento nell’ambito delle attività laboratoriali e dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO) con soggetti del sistema delle imprese e delle professioni;
  5. f)  la certificazione delle competenze trasversali e tecniche, al fine di orientare gli studenti nei percorsi sperimentali e di favorire il loro inserimento in contesti lavorativi, anche attraverso i servizi di collocamento mirato per studentesse e studenti con disabilità.

Sarà così realizzata la cosiddetta riforma quattro più due che dovrebbe istituire un percorso quadriennale che andrà a saldarsi con un biennio di ITS Academy.

Il DM 256 del 16 dicembre 2024 disciplina la sperimentazione nel corso del 2025/2026 di detta opzione che allo stato non è obbligatoria, ma che il Ministro Valditara intenderebbe rendere tale, modificando così radicalmente l’assetto degli istituti professionali.

Il riassetto appare così come delineato appare positivo.

Esso incontrerà sicuramente obiezioni corporative in diversi ambiti come scuola e regioni, ma sicuramente sarebbe destinato a dare nuova dignità all’istruzione tecnica di cui la nostra economia ha tanto bisogno.

Un aspetto innovativo potrebbe essere dato dall’immissione anche a contratto nell’ambito del corpo docente di quadri aziendali dotati di sicura esperienza e lontani dalla burocrazia scolastica, come previsto dal già citato testo di legge dove leggiamo all’articolo 1, comma 6.

Ferme restando le competenze delle regioni in materia di istruzione e formazione professionale, le sperimentazioni di cui al comma 2 e gli accordi di cui al comma 3, ove stipulati, prevedono: “… omissis … e)  la stipula di contratti di prestazione d’opera per attività di insegnamento e di formazione nonché di addestramento nell’ambito delle attività laboratoriali e dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO) con soggetti del sistema delle imprese e delle professioni”.

Fabio Petracci

Legge di bilancio – Fisco e Ceto Medio.

Sul versante fiscale, la manovra per il 2026 consiste in un taglio dell’IRPEF che andrà ad incidere determinato come segue:

  • 23% fino a 28 mila euro di reddito annuo;
  • 33% da 28.001 a 50.000 euro;
  • 43% da 50.001 euro

Il normale reddito di un quadro si aggira dai 40.000 ai 70.000 euro e quindi, il dipendente che non supererà i 50.000 euro di reddito annuo sarà tassato nella misura del 23% sino ai 28.000 euro e poi sino ai 50.000 fruirà della ridotta percentuale del 30%. Chi invece supererà i 50.000 euro annui si vedrà tassato alla tariffa ridotta del 33% dai 28.000 ai 50.000, per quindi subire la percentuale del 43% dai 50.000 in su.

La misura gioverà principalmente ai quadri con una retribuzione più bassa con una retribuzione netta mensile intorno ai 2.500 euro.

Minore sarà il vantaggio per i quadri superiori con retribuzione netta dai 3.500 mensili in su.

La misura fiscale pur di per sé positiva non ha però centrato in pieno l’obiettivo “ceto medio”.

Del resto, il costo totale della manovra è di circa 3 miliardi cifra non indifferente nell’attuale situazione economica.

La busta paga

Altri interventi riguardano la tassazione di alcuni elementi della busta paga.

I premi di produttività sono detassati dal 5% all’1% ed il tetto massimo delle somme soggette a tassazione a tale titolo passa da 3 a 5 mila euro all’anno. Tale misura è applicata pure alla pubblica amministrazione.

In particolare, per la pubblica amministrazione è prevista una tassa piatta del 10% su una quota dei premi di risultato legati alla produttività ed alla performance sino al limite di reddito di 70.000 euro.

Fabio Petracci

Professioni e formazione – L’assistente notarile.

Notiamo come sempre di più alle classiche figure dei professionisti ordinistici, vadano creandosi degli ambiti professionali di supporto.

Se un tempo i professionisti erano direttamente assistiti da segretari e segretarie definibili impiegati con compiti di segreteria che differivano dal “core business” della professione, ora non è sempre così.

Emergono così figure di professionisti con molte caratteristiche del professionista ordinistico, ma con rapporto di subordinazione e prive di riconoscimento pubblicistico.

Si diffonde infatti la nuova figura dell’assistente notarile.

In un ambito professionale maggiormente esiguo a causa del numero chiuso e dove la professione si snoda in numerosissimi adempimenti, la figura centrale del notaio richiama altrettante figure di supporto.

Di fatto, una simile figura esisteva da molto tempo, ora essa si è evoluta e professionalizzata come collaboratore a tutto tondo del notaio anche in base alla costante e notevole evoluzione tecnologica degli uffici.

Tale figura opera nell’ambito dell’attività che precede la stipula dell’atto sia dal punto di vista organizzativo che dal punto di vista giuridico – informativo.

Importante in tale ambito è la gestione della documentazione, la conoscenza del sistema pubblicitario anche immobiliare, degli atti successori, delle formalità immobiliari e societarie.

L’assistente notaio deve essere in grado di rapportarsi con il cliente anche su temi inerenti all’atto ed inoltre è in grado di stendere la bozza dell’atto e di assistere alla stipula del medesimo.

Come accennato il ruolo di assistente notarile si differenzia da quello di segretario in quanto improntato sul ruolo giuridico ed informatico.

Una simile posizione professionale, sebbene non richieda particolari titoli di studio, si addice a chi è in possesso almeno di un diploma o ancor meglio di una laurea in materie giuridiche.

Secondo le declaratorie del CCNL degli studi professionali del 2024, il livello di inquadramento più appropriato per questa figura è generalmente quello di “impiegato di concetto” (di solito secondo), in quanto le mansioni richiedono autonomia operativa, competenze giuridiche e informatiche, e la collaborazione diretta con il notaio nella redazione degli atti. L’inquadramento può essere superiore (ad esempio livello primo o “quadro”) solo se le mansioni prevedono responsabilità di coordinamento o gestione di processi complessi (Cass. 19.7.2007, n. 16015; Cass. 5.5.2006, n. 10342; Cass. 3.5.2001, n. 6238; Cass. 8.11.2003, n. 16804; Cass. 5.3.2012, n. 3415).

Fabio Petracci

Dalla Calabria parte l’Italia digitale – Si chiude il Primo Convegno degli RTD & ICT del Sud

Con grande partecipazione e forte entusiasmo si è concluso, presso il Comune di Lattarico (CS), il Primo Convegno degli RTD e dei Professionisti ICT del Sud Italia, un evento storico che per la prima volta ha riunito in Calabria Responsabili della Transizione al Digitale (RTD), esperti ICT, amministratori locali, docenti universitari e rappresentanti del mondo istituzionale e associativo nazionale.

L’iniziativa è stata organizzata dal Polo Digitale Calabria e dal Polo Digitale PA, con il patrocinio gratuito del Comune di Lattarico, e Assintel “Associazione Nazionale Imprese ICT”e con il supporto di AICA e CIU Unionquadri, presente al CNEL ed al CESE di Bruxelles.

Un segnale forte: dalla Calabria parte l’Italia digitale.  Il convegno ha ribadito un messaggio chiaro e potente: la trasformazione digitale del Paese non può prescindere dal Sud, e proprio dalla Calabria può partire un nuovo modello di Pubblica Amministrazione moderna, efficiente e innovativa.

Nel suo intervento, Emilio De RangoPresidente del Polo Digitale Calabria / Polo Digitale PA, ha sottolineato l’importanza di una rete che unisca enti, professionisti ICT, RTD e imprese del territorio per costruire un vero ecosistema digitale nazionale, basato sulla collaborazione e sulla condivisione di competenze.

“Questo convegno rappresenta un momento storico per la Calabria e per tutto il Sud Italia”, ha dichiarato Emilio De Rango, Presidente Polo Digitale Calabria / Polo Digitale PA. “Abbiamo dimostrato che mettere in rete enti, RTD, professionisti ICT e aziende locali non è solo un’idea: è un modello concreto che funziona. L’ecosistema digitale che stiamo costruendo nasce dalle esigenze reali del territorio, valorizza le persone e le competenze, e garantisce che le risorse rimangano sul nostro territorio, generando sviluppo e opportunità per le nuove generazioni. Dalla Calabria, oggi, parte l’Italia digitale.”

Durante la mattinata, moderata da Salvatore Belsito coordinatore regionale del Polo Digitale Calabria, si sono alternati interventi di grande spessore:

  • Antonella Blandi, Sindaco del Comune di Lattarico – Saluti istituzionali
  • Emilio De Rango, Presidente Polo Digitale Calabria Polo Digitale PA “Dalla Calabria parte l’Italia digitale: costruire insieme l’ecosistema digitale della PA
  • Giovanni Soda, Dirigente Comune di Corigliano-Rossano – Programmazione e investimenti nel digitale
  • Giuseppe Stumpo, Coordinatore area sud del Polo Digitale PA e RTD Comune di Corigliano Rossano – Aggiornamento del Piano Triennale ICT
  • Maurizio Mensi, CESE Bruxelles – Professioni dell’innovazione tra IA e cybersicurezza
  • Antonio Infantino, Coordinatore Regionale RTD Polo Digitale PA– Il ruolo del RTD nell’era dell’IA
  • Carlo Tiberti e Antonella Fancello, ICDL / AICA – Certificazioni e competenze digitali
  • Carmine Gallo, Direttore generale Polo Digitale Calabria e Presidente AICA Calabria– Opportunità per gli enti e Bando “Risorse in Comune”
  • Gabriella Ancora, CIU Unionquadri – Cinquant’anni di trasformazioni del mondo del lavoro

A chiudere i lavori il Coordinatore Nazionale del Polo Digitale PA Francesco Cannataro che ha dichiarato “La Calabria dimostra che lavorando insieme enti e professionisti possiamo guidare davvero la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione”,

Due interventi hanno riscosso particolare attenzione e sono stati riconosciuti come chiave per la declinazione pratica di competenze, lavoro e innovazione:

  • Maurizio Mensi — Consigliere del CESE (Comitato Economico e Sociale Europeo) per CIU Unionquadri, esperto di diritto dell’economia, privacy, cybersecurity e regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale. Ha affrontato il tema delle “professioni dell’innovazione” e la sfida delle nuove tecnologie, sottolineando come l’IA e la sicurezza informatica debbano andare di pari passo con trasparenza, competenze aggiornate e tutela dei diritti digitali.
  • Gabriella Ancora — Presidente Nazionale CIU Unionquadri: ha portato un contributo sul mondo del lavoro e delle alte professionalità, enfatizzando come la trasformazione digitale rappresenti un’opportunità non solo tecnologica ma anche professionale, per valorizzare competenze, garantire formazione continua e offrire nuove prospettive di crescita a quadri, dirigenti e professionisti. Ha ricordato il ruolo fondamentale delle associazioni nella tutela e formazione dei lavoratori dell’innovazione.

Questi due interventi, complementari e strategici, hanno connesso l’innovazione tecnologica con la necessità di governance, regolamentazione, formazione e valorizzazione del capitale umano, rendendo il convegno un punto di riferimento anche culturale e sociale, non solo tecnico.

Durante l’evento, Daniele Cannovale, Dirigente dell’azienda Guides4You Srl e partner del Polo Digitale Calabria, ha voluto omaggiare il Comune di Lattarico con il dispositivo Civiglio, “la tecnologia che trasforma i borghi in musei a cielo aperto”. Il dispositivo è stato consegnato direttamente al Sindaco di Lattarico come segno di vicinanza e come esempio concreto di come l’innovazione possa valorizzare il patrimonio culturale e turistico dei territori.

Un altro momento significativo del convegno è stato la consegna del tesserino di appartenenza a Benedetta De Vita, RTD del Comune di Catanzaro, che da poco è entrata a far parte della nostra community. Un gesto simbolico che conferma la crescita costante della rete dei Responsabili della Transizione al Digitale e il valore dell’adesione di nuove professionalità pronte a contribuire allo sviluppo dell’ecosistema digitale calabrese.

Di seguito i comuni calabresi che hanno formalizzato la loro adesione al Polo Digitale Calabria / PA, ricevendo targa e tesserini come simbolo di appartenenza al nuovo ecosistema digitale. I comuni che hanno aderito sono:

  • Longobardi
  • Caccuri
  • Firmo
  • Tarsia
  • Santa Sofia D’Epiro
  • San Lucido
  • Cerzeto

Questa modalità di appartenenza rappresenta un passo concreto nella costruzione di una rete di comuni impegnati nella digitalizzazione dei servizi pubblici, nella valorizzazione delle competenze locali e nella collaborazione con professionisti ICT e RTD. Dalla Calabria, così, parte un modello di innovazione digitale condivisa.

CAOS ATTRIBUZIONE SEDI PROVE FINALI POSIZIONI ECONOMICHE ATA TRIENNIO 2024/25, 2025/26 E 2026/27 LA PROVA INTERESSA OLTRE 50.000 PERSONE.

Il 25 novembre ci ricorda che la cultura del rispetto si costruisce anche nel lavoro.

Fondo Conoscenza e CIU Unionquadri  contro la violenza sulle donne.

Prevenire la violenza di genere significa anche ripensare le dinamiche organizzative, investire nella formazione delle persone e promuovere leadership responsabili.

In Fondo Conoscenza questa consapevolezza guida le nostre scelte: sosteniamo progetti formativi che aiutano le aziende a evolvere, a riconoscere i segnali, a creare spazi di ascolto e sicurezza.

▪️ La conoscenza non è mai neutrale ▪️
È uno strumento potente per trasformare le culture organizzative e prevenire ogni forma di prevaricazione e violenza.
Oggi e ogni giorno, il nostro impegno continua…

Un corso di perfezionamento sul Management della manutenzione.

Sono aperte le iscrizioni alla seconda edizione del Corso di Perfezionamento post-Laurea “Maintenance Management: modelli, processi e tecnologie innovative inserito nell’offerta formativa A.A. 25/26 della Scuola di Alta Formazione dell’Università Magna Græcia (UMG) di Catanzaro. Il termine ultimo per l’iscrizione è fissato al 17 dicembre 2025.

Descrizione e obiettivi del corso

Il percorso formativo è progettato per garantire ai laureati STEM una qualificata opportunità di crescita professionale e di avanzamento del proprio percorso lavorativo, sulla base degli ottimi risultati conseguiti nella prima edizione e grazie a un consolidato corpo docente e a collaudati canali di interazione con il mondo delle professioni. L’obiettivo principale del Corso è formare professionisti altamente qualificati, capaci di eccellere nel mercato del lavoro in rapida espansione nel settore del Management della Manutenzione

I professionisti formati saranno capaci di adottare un approccio integrato e innovativo nella pianificazione e gestione delle attività di manutenzione di infrastrutture e impianti, tenendo conto degli aspetti ingegneristici, normativi, di sicurezza, tecnologici ed etici, oltre alle competenze trasversali.

Inoltre, il Corso potrà dare impulso generale alla diffusione della Cultura della Manutenzione, che è di grande importanza per prevenire eventi tragici come il crollo del Ponte di Genova nel 2018 e incidenti sul lavoro in vari settori. Una pianificazione ottimale della manutenzione assicura infatti che infrastrutture e impianti siano sempre in condizioni eccellenti, riducendo il rischio di incidenti e migliorando la sicurezza dei lavoratori.

Il Management della Manutenzione è altresì essenziale per il futuro per diverse ragioni. Una manutenzione efficiente favorisce la sostenibilità ambientale, aumenta la produttività e l’efficienza operativa, elementi cruciali in un mercato globale sempre più competitivo. La manutenzione preventiva e predittiva riduce i costi, evita guasti improvvisi e prolunga la vita utile di attrezzature, impianti e infrastrutture. Recentemente, strategie di monitoraggio e diagnosi dei guasti, basate su Robotica, tecnologie dell’Automazione, Internet of Things (IoT) e analisi dei dati, consentono di monitorare e prevedere i guasti in modo più preciso e tempestivo.

Quali competenze si acquisiscono

Il Corso verrà sviluppato per fornire ai partecipanti un set completo di competenze aggiornate ai modelli, processi e tecnologie più recenti. Durante il Corso, attraverso la presentazione di casi di studio, i partecipanti avranno l’opportunità di confrontarsi direttamente su argomenti di attualità nel campo del Management della Manutenzione con docenti universitari, manager di aziende di rilievo nazionale ed europeo, e dirigenti e funzionari di enti pubblici. Questo confronto mira a dotare i partecipanti di competenze che li renderanno più competitivi nel mercato del lavoro. 

Modalità di partecipazione

La frequenza del Corso è compatibile con l’attività lavorativa e potrà avvenire sia in presenza che da remoto, in modalità sincrona o asincrona. Anche i partecipanti che seguiranno il corso da remoto potranno interagire con i docenti e gli altri partecipanti attraverso momenti di confronto attività dedicate, favorendo così il networking professionale

Patrocini

Il Corso ha ricevuto il patrocinio di A.I.MAN. – Associazione Italiana Manutenzione, CIU Unionquadri e Federmanager Calabria

Scheda del corso

Tipo di corso: Corso di Perfezionamento “Maintenance Management: modelli, processi e
tecnologie innovative” A.A. 2025/26 – II edizione

Ateneo: Università Magna Græcia di Catanzaro

Direttore: Prof. Ing. Alessio Merola merola@unicz.it

Co-Direttore: Dott. Ing. Martino Vergata

Link alla scheda

Bando 

La Confederazione CNL e CIU Unionquadri siglano quattro nuovi Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro.

La Confederazione CNL e CIU Unionquadri siglano quattro nuovi Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro

19 novembre 2025 – Roma

La Confederazione Nazionale del Lavoro CNL ha concluso con successo il percorso di sottoscrizione di quattro Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro in alcuni dei settori più importanti dell’economia italiana, siglati insieme alla CIU Unionquadri – Confederazione Italiana di Unione delle Professioni Intellettuali.

Alla firma, per la Confederazione CNL, erano presenti il Presidente Michele Antonio Eramo, il Vicepresidente Vicario Claudio della Porta e la Vicepresidente Francesca Latelli. Per la CIU Unionquadri parte sociale presente al CNEL, ha partecipato la Presidente Nazionale Gabriella Ancora, confermando l’importanza del dialogo tra le Parti come strumento essenziale per l’innovazione dei rapporti di lavoro.

I CCNL siglati riguardano i seguenti comparti:

  • Dipendenti delle aziende e delle cooperative agricole, agrituristiche e florovivaistiche
  • Contratto intersettoriale per i dipendenti delle filiere biofarmaceutica e biologica
  • Personale dipendente delle micro, piccole e medie imprese dei settori pesca, acquacoltura e maricoltura
  • Alimentaristi

La firma dei suddetti Contratti rappresenta un passo significativo verso il miglioramento delle condizioni dei lavoratori e la valorizzazione delle competenze professionali. L’impegno congiunto di CNL e CIU Unionquadri conferma la centralità di un confronto responsabile e costruttivo nel definire contratti capaci di recepire l’evoluzione dei diversi ambiti produttivi.

Particolare rilevanza assume il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro delle Filiere Biofarmaceutica e Biologica, il primo contratto nazionale, intersettoriale, dedicato alle specificità di un comparto in forte crescita. La Federazione Nazionale Biofarmaceutica CNL, presieduta da Giancarlo della Porta, ha raggiunto in soli tre anni dalla sua fondazione un risultato di portata storica: la definizione di un CCNL unico nel suo genere, pensato per assicurare tutele adeguate ai lavoratori e risposte puntuali alle esigenze delle imprese del settore.

Le Parti firmatarie hanno espresso piena soddisfazione per il risultato raggiunto, sottolineando come la collaborazione sia fondamentale per garantire contratti moderni ed equi, anche nell’ottica della crescita delle imprese.

Michele Antonio Eramo, Presidente della Confederazione Nazionale del Lavoro CNL, ha dichiarato: «La firma di questi contratti rappresenta un passo fondamentale nel nostro impegno per garantire strumenti contrattuali aggiornati alle nuove esigenze del mondo del lavoro, per la tutela dei lavoratori e lo sviluppo delle imprese. È un risultato che dimostra quanto il dialogo costruttivo tra le Parti sociali possa produrre soluzioni concrete e moderne in settori produttivi di grande rilevanza.»

CCNL scuole private (Fiinsei-Confal-Ciu-Unionquadri -Confimpreseita): sottoscritto il rinnovo contrattuale per i dipendenti del settore

Il 28 ottobre 2025 Fiinsei, Confimprese Italia insieme a Ciu-UnionQuadri e Confal-Federazione Scuola hanno siglato il rinnovo contrattuale 2025/2028 che si applica ai dipendenti delle scuole di ogni ordine e grado associate a Fiinsei in Italia e all’Estero. Il contratto decorre dal 1° settembre 2025 e scade il 31 agosto 2028. Tra le novità previste commenta con soddisfazione, il Segretario Generale della Confal Federazione Scuola prof.Raffaele Di Lecce (in foto) si segnalano incrementi retributivi e il pagamento dell’Una Tantum entro il 31 dicembre 2025 pari a 200,00 euro per il personale non docente al III livello impegnato per carchi di lavoro riguardanti l’adozione del registro elettronico, la pagella elettronica ed il protocollo informatico. Per quanto concerne i contratti a tempo determinato, per il personale docente non abilitato è previsto che, in casi particolari di effettiva carenza di personale abilitato, debitamente confermata dagli Uffici Scolastici Regionali, i gestori delle scuole paritarie potranno conferire incarichi a tempo determinato al personale fornito solo del prescritto titolo di studio, in analogia a quanto previsto per le scuole statali. Inoltre, il contratto a tempo determinato, comprensivo dei rinnovi e/o delle proroghe aventi ad oggetto l’incarico di insegnamento, includendo anche rinnovi e/o proroghe eventualmente avvenuti prima dell’entrata in vigore del presente contratto, non può avere una durata superiore a 12 mesi aumentato di ulteriori 72 mesi e ulteriormente fino all’espletamento delle procedure concorsuali che permettono il conseguimento dell’abilitazione. Infine , viene stabilito che il compenso da corrispondere ai personale docente di scuola secondaria di primo e secondo grado con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa non può essere comunque inferiore alle retribuzioni minime previste per il personale con contratto subordinato, per cui le voci retributive vengono conglobate, per ogni ora di lezione in 18,20 euro. Per quanto riguarda, invece, l’apprendistato professionalizzante, la durata per il IV livello è fissata in 36 mesi. Infine conclude il prof.Di Lecce è stato sottoscritto con FIINSEI -CONFAL-CONFIMPRESEITALIA-CIU UNIONQUADR anche il rinnovo del CCNL per il personale direttivo docente e non docente “delle ISTITUZIONI DI ALTA CULTURA, UNIVERSITÀ ED ACCADEMIE LEGALMENTE RICONOSCIUTE “Triennio 2025/2028 l contratti sono consultabili sul sito del CNEL nell’apposita area dedicata.


CCNL scuole private (Fiinsei-Confal-Ciu-Unionquadri -Confimpreseita): sottoscritto il rinnovo contrattuale per i dipendenti del settore
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