28 aprile 2025: Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro

Il 28 aprile 2025 si celebra la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, promossa dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL).

Istituita nel 2003 dall’OIL, questa giornata vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di prevenire infortuni e malattie professionali. Ed è anche un’occasione per commemorare i lavoratori che hanno perso la vita o subito infortuni sul lavoro. In Italia, la giornata coincide con la Giornata internazionale per le vittime dell’amianto e la Settimana mondiale dell’immunizzazione.

Il tema di quest’anno è “Rivoluzionare la salute e la sicurezza sul lavoro: l’intelligenza artificiale e la digitalizzazione nel mondo del lavoro”. 

In Italia aumentano i morti sul lavoro e le malattie professionali: per questo le nuove tecnologie digitali e dell’Intelligenza Artificiale devono essere utilizzate per la tutela dell’integrità psicofisica dei lavoratori e per abbattere il muro, che da anni sembra inossidabile, dei 1.000 morti all’anno numeri drammatici che raccontano di una vera e propria emergenza nazionale.

CIU Unionquadri condivide l’appello dell’ex Ministro del Lavoro e padre del Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, Cesare Damiano affinché “Il disegno di legge sulla Intelligenza Artificiale, di iniziativa del Governo, attualmente in discussione in Parlamento debba prevedere, in modo chiaro e diretto, incentivi alle imprese che scelgono di utilizzare le nuove tecnologie per la prevenzione. Il disegno di legge, approvato dal Senato il 20 marzo scorso e approdato alla Camera, deve essere modificato affinché il previsto investimento di 1 miliardo di euro non sia soltanto destinato alla cybersicurezza, alle telecomunicazioni e al 5G ma, in parte significativa, al miglioramento delle condizioni di lavoro e alla prevenzione degli infortuni, anche in questo caso con un esplicito riferimento alla problematica. Altrimenti, si rimarrà alle parole e alle ormai purtroppo inutili espressioni di cordoglio di fronte alla quotidianità delle morti sul lavoro”