“Fede e razionalità ai tempi del Coronavirus”, webinar di FenImprese: Interessante confronto con Don Antonio Mazzi.

 

Crotone, 23 Gennaio 2021 • 14:39

Prosegue, attraverso i canali social, l’iniziativa di FenImprese di analisi dei fenomeni socio-economici che l’emergenza epidemiologica sta provocando nel tessuto economico e sociale del nostro Paese.

“Aumentano le incertezze per l’economia, per il mondo del lavoro – sottolinea il Presidente Luca Mancuso – ribadiamo, che è necessario che siano messe in campo misure poderose, in quanto i ristori predisposti sono serviti davvero a poco, molti li valutano inconsistenti e tanti altri attendono ancora di riceverli. Siamo preoccupati sempre più per l’imminente sblocco dei licenziamenti e per il crescente e copioso disagio socio economico del nostro Paese. A tal proposito, vogliamo continuare a dare e ad avere fiducia e speranza”.

Nell’ambito di questo continuo confronto il Presidente Nazionale FenImprese Luca Mancuso, ha avuto il grande onore e piacere di confrontarsi con Don Antonio Mazzi, Ester Palma giornalista del Corriere della Sera e Marco Ancora Responsabile Dipartimento Cultura CIU. Diretta ricca di contenuti importanti, ma soprattutto ricca di grandi valori: umanità, moralità e semplicità.
“Fede e razionalità ai tempi del Coronavirus”. È stato questo l’argomento su cui si è incentrato questo incontro virtuale, volto ad alimentare sempre più la fiducia e la speranza in questo periodo storico particolare.

Sono state davvero tante le domande che il Presidente Mancuso ha rivolto ai suoi graditissimi ospiti. “L’epidemia Covid19, ha modificato drasticamente le nostre vite e con il passar del tempo sono sempre più evidenti le ripercussioni psicologiche determinate dal post quarantena e post pandemia. Il Coronavirus ha modificato anche la nostra socialità”. Sono queste le valutazioni effettuate dal Presidente Mancuso che conseguenzialmente ha portato a richiedere le opinioni ai suoi ospiti su come stiano affrontando quest’era di digitalizzazione, utilizzo indispensabile ormai della tecnologia ed unico modo al momento per restare in contatto. Don Mazzi risponde così: “Sono peggio dei ragazzi, restar fermo non fa per me, per fortuna ne approfitto per ultimare alcuni libri. Posso vedere tutte le comunità grazie alla tecnologia che io ho sempre odiato, ma che ho imparato ad amare. A livello psicologico, noi ci troviamo già nel post, dobbiamo riscoprire il vero significato delle parole, tra religione e fede ad esempio, non bisogna soffocare quest’ultima con la prima (atti liturgici come andare a messa). La fede è qualcosa di più profondo”.

Si affianca a tale affermazione, quella di Marco Ancora CIU: “Non abbiamo coscienza del domani su ogni accezione, c’è confusione, ansia e disorientamento. Abbiamo coscienza dell’oggi e l’oggi è basato sull’utilizzo (fortuna che ci sia) di un mezzo tecnologico. La tecnologia ad oggi è fondamentale ma non dimentichiamo che può ed è un’arma a doppio taglio. Dobbiamo essere consapevoli che se vogliamo un incontro, creare un’empatia, al momento questo è l’unico strumento a nostra disposizione”. Importante e significativo è stato anche l’intervento della giornalista Ester Palma, che ha espresso la sua opinione in merito alla situazione post pandemica: “Io non credo che la società cambi se ad oggi, esperti dicessero è finito tutto, il Covid19 non esiste più. Ovviamente ci sono molte persone che si occupano di fare del bene, di fare beneficienza, non lo metto in dubbio – prosegue – magari potrà variare la coscienza individuale ma la società stento a crederci”.
Don Antonio Mazzi, vicinissimo da sempre ai giovani è fondatore della comunità Exodus (rete di comunità terapeutiche) e dice di lui: “Sono un prete, ma più ancora sono un padre”. Tiene inoltre a sottolineare l’importanza dei fondamenti etico-morali condivisi pienamente da Ester Palma e Marco Ancora: “Se non sono presenti valori etico – morali in un uomo e quindi un uomo non è un uomo, come si può pensare di poter parlare di fede? E poi dopotutto io non conosco il termine società, ma individuo. Iniziamo con il cambiamento personale ed individuale”.