LA CIU UNIONQUADRI AL CONVEGNO SUI NEAR MISS IN CAMPIDOGLIO.

La CIU al Convegno-Seminario sui Near Miss, che si è tenuto a Roma in Campidoglio, presso la Sala del Carroccio.

L’intervento di Marco Ancora – dirigente CIU Unionquadri – ha messo in rilievo come manchi tuttora uno standard oggettivo del “Near Miss”, sia nella definizione etimologica sia per corpus giuridico.

I near miss, sono eventi potenzialmente dannosi, poiché legati alla presenza di situazioni o agenti che abbiano la caratteristica intrinseca di “pericolosità” che, per l’instaurarsi di situazioni fortuite, non ha provocato danni a persone o a cose.

Si sta assistendo alla fisiologica trasformazione del lavoro e del mercato (in futuro l’85% delle professioni saranno nuove ed oggi ancora non prevedibili), pertanto assisteremo anche ad una continua trasformazione del rischio.

Di fronte ad una tale ibridazione l’unico fattore di prevenzione e funzionalità sarà quello di assicurare un aggiornamento costante delle competenze attraverso una formazione continua.

Àncora ha poi sottolineato l’importanza del fattore culturale alla base del Near Miss su cui occorre lavorare, sia ad un livello generale sia a livello specifico, nella comunicazione e collaborazione tra imprenditori, aziende e Inail: con il fornire i dati rilevanti verso una collaborazione di “impresa” tra pubblico e privato, soprattutto nel vuoto della comunità scientifica, come rimarcato dal Direttore Generale dell’Inail, Andrea Tardiola; la divulgazione della conoscenza quindi come elemento imprescindibile dell’azione in essere.

L’Italia, pur nell’elevato numero di incidenti sul lavoro, si pone come Paese secondo solo alla Germania per quanto riguarda l’opera sistemica svolta, ma senz’altro resta ancora molto da fare in un campo per la maggior parte inesplorato ed in costante evoluzione.

L’inquadramento del tema a livello giuridico e legislativo resta perciò strategico nel vuoto normativo, tanto nel generale quanto per ogni singolo aspetto.

La CIU Unionquadri da diversi anni collabora con OPNI ed il suo Centro Studi, e propone un approccio comune: raccogliere dati a livello nazionale presso il CNEL e confrontarli con le normative europee, al fine di portare una proposta a Bruxelles presso il CESE, del quale la CIU fa parte con un proprio Consigliere.