Maurizio Mensi (rappresentante CIU Unionquadri al CESE) a Belgrado: la società civile protagonista del dialogo UE-Serbia.

La missione del Comitato Economico e Sociale Europeo ﴾CESE﴿ a Belgrado per la riunione del Comitato consultivo misto UE‑Serbia conferma l’importanza del dialogo con la società civile nel processo di allargamento dell’Unione europea. Il confronto con organizzazioni sociali, economiche e civiche serbe rappresenta un tassello essenziale per costruire fiducia reciproca e rafforzare la dimensione democratica del percorso verso l’adesione. Il CESE, organo consultivo dell’Unione, ha il compito di portare la voce della società civile nel dibattito europeo, promuovendo un approccio inclusivo e partecipativo alle politiche pubbliche. In materia di allargamento, sottolinea da tempo che l’integrazione dei paesi candidati deve basarsi su istituzioni solide, ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DEL CLIENTE CHE LO RICEVE – 4811 114 CNEL – CITAZIONI WEBBIZDIGITAL.IT 3-DIC-2025 tutela dei diritti fondamentali e partecipazione attiva dei cittadini. Tra i membri presenti a Belgrado figura Maurizio Mensi, rappresentante di CIU‐UNIONQUADRI* al CESE e docente di Diritto dell’economia presso la Scuola Nazionale dell’Amministrazione. La sua partecipazione si inserisce nell’impegno del Comitato a sostenere i paesi candidati con proposte concrete e con un dialogo aperto tra istituzioni europee e attori locali. L’iniziativa rispecchia la visione di un’integrazione graduale e condivisa, in cui i paesi dei Balcani occidentali vengano coinvolti progressivamente nelle politiche e nelle strutture europee. La presenza del CESE a Belgrado rafforza dunque l’idea che l’allargamento non sia solo una scelta geopolitica, ma un investimento strategico nella democrazia, nella solidarietà e nella cooperazione tra popoli europei. CIU‐UNIONQUADRI è presente al CNEL e al Comitato Economico e Sociale Europeo ﴾CESE﴿ a Bruxelles. La Confederazione è oggi una delle principali organizzazioni di rappresentanza in Italia per le alte professionalità, che comprende quadri, dirigenti, professionisti, ricercatori e consulenti.

Il 2025 ci ha ricordato che la conoscenza è la forza che unisce, che spinge al cambiamento, che motiva l’azione.

Un nuovo punto di riferimento: la Ciu Unionquadri apre lo sportello di supporto legale per i lavoratori.

Su Nord Est News:

PARTE SU INIZIATIVA DI UNIONQUADRI UN CALL CENTER DEDICATO A LAVORATORI E LAVORATRICI DEL FRIULI VENEZIA GIULIAnordestnews.it

Su Trieste Cafe:

Unionquadri: nuovo call center per i lavoratori del Fvgtriestecafe.it

Su ilfriuliveneziagiulia.it:

Iniziativa Unionquadri: un call center e una mail dedicata ai diritti dei lavoratoriilfriuliveneziagiulia.it

Su “Il Messaggero Veneto” di sabato 8 novembre:
Su teleantenna.it:

TRIESTE – Assistenza legale gratuita per quadri e impiegati del Fvg: Attivato il servizio Unionquadriteleantenna.it

Su FVG Cafe:

Unionquadri: nuovo call center per i lavoratori del Fvgfvgcafe.it


Su GR della RAI del Friuli Venezia Giulia delle 7:20 di martedì 11 novembre (dal minuto 32:20):

Edizione del 11/11/2025 – 07:20 – GR Regionale Friuli Venezia Giuliarainews.it

Sul settimanale “Il Popolo” di Pordenone:

Assistenza legale per il pubblico impiego in Fvg – Il Popoloilpopolopordenone.it

Sul sito di Radio Capodistria:

Da Ciu Unionquadri un nuovo servizio a tutela dei lavoratorirtvslo.si

Sul GR di Radio Capodistria delle 12.30 di sabato 15 novembre(dal minuto 15:20):

I fatti del giorno – 1.edizioneradiocapodistria.rtvslo.si

Su Udine Today:

Attivo il servizio di assistenza legale gratuita dedicato ai lavoratori e alle lavoratrici del Friuli Venezia Giuliaudinetoday.it

Su “Il Goriziano”:

Mobbing, licenziamenti, violazioni contrattuali e previdenza: nasce il servizio di assistenza legale per lavoratori del Fvgilgoriziano.it

Un’istruzione di qualità per i tecnici di domani. Il possibile ruolo docente dei quadri aziendali.

Il Comitato Nazionale Produttività del CNEL ha delineato un quadro critico del sistema formativo nel Rapporto Annuale 2025, presentato lo scorso 10 settembre alla presenza del Presidente Renato Brunetta.

È stato notato come le difficoltà del quadro formativo costituiscano un notevole freno per la crescita della produttività.

I punti principali di queste difficoltà sono individuati nel deficit di competenze digitali ed al mancato allineamento tra percorsi formativi e richieste del mercato del lavoro.

I percorsi scolastici appaiono inadeguati rispetto alle esigenze produttive contemporanee, manca in particolare un efficace sistema di orientamento verso percorsi tecnici professionalizzanti.

Una sorta di stigma sociale avvolge ancora le scelte verso gli istituti tecnici e professionali, nonché nei confronti degli ITS Academy.

Notevole è ancora la dispersione scolastica soprattutto nel mezzogiorno.

Non va poi dimenticato come l’Italia risulti in fondo alla graduatoria europea per livelli di istruzione.

Il documento del CNEL esprime apprezzamento per i programmi apprestati dal Governo nel piano strutturale di Bilancio di Medio Termine 2025 – 2029 che prevede un rilancio dell’istruzione anche attraverso il PNRR.

Un ruolo importante in questa direzione è dato dalla legge 121/2024 sulla riforma della filiera formativa tecnologico-professionale.

La Legge n. 121/2024 rappresenta il fulcro della strategia, prevedendo percorsi quadriennali di istruzione secondaria integrati con l’istruzione tecnologica superiore attraverso accordi di rete tra istituzioni scolastiche, ITS Academy, università e soggetti pubblici e privati. Particolare rilievo assumono i “Patti educativi territoriali 4.0“, accordi locali finalizzati alla condivisione di risorse materiali e professionali tra laboratori, personale docente e strumentazioni.

In particolare sono previsti cicli di istruzione tecnica quadriennale al cui termine è possibile ottenere il diploma di maturità ed accedere agli ITIS Academy.

La legge si propone in particolare di promuovere l’adeguamento e l’ampliamento dell’offerta formativa, con particolare riferimento alle competenze linguistiche e logico-matematiche e alle discipline di base, ai nuovi percorsi sperimentali, funzionali alle esigenze specifiche dei territori, anche attraverso gli accordi di partenariato di cui al comma 7, lettera b), nei limiti della quota di flessibilità didattica e organizzativa dei soggetti partecipanti alla filiera e nell’ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. L’attuazione di questi obiettivi avverrà attraverso i seguenti punti:

  1. b)  la promozione dei passaggi fra percorsi diversi, anche attraverso l’orientamento individualizzato di studentesse e studenti;
  2. c)  la quadriennalità del percorso di istruzione secondaria di secondo grado;
  3. d)  il ricorso alla flessibilità didattica e organizzativa, alla didattica laboratoriale, all’adozione di metodologie innovative e al rafforzamento dell’utilizzo in rete di tutte le risorse professionali, logistiche e strumentali disponibili;
  4. e)  la stipula di contratti di prestazione d’opera per attività di insegnamento e di formazione nonché di addestramento nell’ambito delle attività laboratoriali e dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO) con soggetti del sistema delle imprese e delle professioni;
  5. f)  la certificazione delle competenze trasversali e tecniche, al fine di orientare gli studenti nei percorsi sperimentali e di favorire il loro inserimento in contesti lavorativi, anche attraverso i servizi di collocamento mirato per studentesse e studenti con disabilità.

Sarà così realizzata la cosiddetta riforma quattro più due che dovrebbe istituire un percorso quadriennale che andrà a saldarsi con un biennio di ITS Academy.

Il DM 256 del 16 dicembre 2024 disciplina la sperimentazione nel corso del 2025/2026 di detta opzione che allo stato non è obbligatoria, ma che il Ministro Valditara intenderebbe rendere tale, modificando così radicalmente l’assetto degli istituti professionali.

Il riassetto appare così come delineato appare positivo.

Esso incontrerà sicuramente obiezioni corporative in diversi ambiti come scuola e regioni, ma sicuramente sarebbe destinato a dare nuova dignità all’istruzione tecnica di cui la nostra economia ha tanto bisogno.

Un aspetto innovativo potrebbe essere dato dall’immissione anche a contratto nell’ambito del corpo docente di quadri aziendali dotati di sicura esperienza e lontani dalla burocrazia scolastica, come previsto dal già citato testo di legge dove leggiamo all’articolo 1, comma 6.

Ferme restando le competenze delle regioni in materia di istruzione e formazione professionale, le sperimentazioni di cui al comma 2 e gli accordi di cui al comma 3, ove stipulati, prevedono: “… omissis … e)  la stipula di contratti di prestazione d’opera per attività di insegnamento e di formazione nonché di addestramento nell’ambito delle attività laboratoriali e dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO) con soggetti del sistema delle imprese e delle professioni”.

Fabio Petracci

Legge di bilancio – Fisco e Ceto Medio.

Sul versante fiscale, la manovra per il 2026 consiste in un taglio dell’IRPEF che andrà ad incidere determinato come segue:

  • 23% fino a 28 mila euro di reddito annuo;
  • 33% da 28.001 a 50.000 euro;
  • 43% da 50.001 euro

Il normale reddito di un quadro si aggira dai 40.000 ai 70.000 euro e quindi, il dipendente che non supererà i 50.000 euro di reddito annuo sarà tassato nella misura del 23% sino ai 28.000 euro e poi sino ai 50.000 fruirà della ridotta percentuale del 30%. Chi invece supererà i 50.000 euro annui si vedrà tassato alla tariffa ridotta del 33% dai 28.000 ai 50.000, per quindi subire la percentuale del 43% dai 50.000 in su.

La misura gioverà principalmente ai quadri con una retribuzione più bassa con una retribuzione netta mensile intorno ai 2.500 euro.

Minore sarà il vantaggio per i quadri superiori con retribuzione netta dai 3.500 mensili in su.

La misura fiscale pur di per sé positiva non ha però centrato in pieno l’obiettivo “ceto medio”.

Del resto, il costo totale della manovra è di circa 3 miliardi cifra non indifferente nell’attuale situazione economica.

La busta paga

Altri interventi riguardano la tassazione di alcuni elementi della busta paga.

I premi di produttività sono detassati dal 5% all’1% ed il tetto massimo delle somme soggette a tassazione a tale titolo passa da 3 a 5 mila euro all’anno. Tale misura è applicata pure alla pubblica amministrazione.

In particolare, per la pubblica amministrazione è prevista una tassa piatta del 10% su una quota dei premi di risultato legati alla produttività ed alla performance sino al limite di reddito di 70.000 euro.

Fabio Petracci

Professioni e formazione – L’assistente notarile.

Notiamo come sempre di più alle classiche figure dei professionisti ordinistici, vadano creandosi degli ambiti professionali di supporto.

Se un tempo i professionisti erano direttamente assistiti da segretari e segretarie definibili impiegati con compiti di segreteria che differivano dal “core business” della professione, ora non è sempre così.

Emergono così figure di professionisti con molte caratteristiche del professionista ordinistico, ma con rapporto di subordinazione e prive di riconoscimento pubblicistico.

Si diffonde infatti la nuova figura dell’assistente notarile.

In un ambito professionale maggiormente esiguo a causa del numero chiuso e dove la professione si snoda in numerosissimi adempimenti, la figura centrale del notaio richiama altrettante figure di supporto.

Di fatto, una simile figura esisteva da molto tempo, ora essa si è evoluta e professionalizzata come collaboratore a tutto tondo del notaio anche in base alla costante e notevole evoluzione tecnologica degli uffici.

Tale figura opera nell’ambito dell’attività che precede la stipula dell’atto sia dal punto di vista organizzativo che dal punto di vista giuridico – informativo.

Importante in tale ambito è la gestione della documentazione, la conoscenza del sistema pubblicitario anche immobiliare, degli atti successori, delle formalità immobiliari e societarie.

L’assistente notaio deve essere in grado di rapportarsi con il cliente anche su temi inerenti all’atto ed inoltre è in grado di stendere la bozza dell’atto e di assistere alla stipula del medesimo.

Come accennato il ruolo di assistente notarile si differenzia da quello di segretario in quanto improntato sul ruolo giuridico ed informatico.

Una simile posizione professionale, sebbene non richieda particolari titoli di studio, si addice a chi è in possesso almeno di un diploma o ancor meglio di una laurea in materie giuridiche.

Secondo le declaratorie del CCNL degli studi professionali del 2024, il livello di inquadramento più appropriato per questa figura è generalmente quello di “impiegato di concetto” (di solito secondo), in quanto le mansioni richiedono autonomia operativa, competenze giuridiche e informatiche, e la collaborazione diretta con il notaio nella redazione degli atti. L’inquadramento può essere superiore (ad esempio livello primo o “quadro”) solo se le mansioni prevedono responsabilità di coordinamento o gestione di processi complessi (Cass. 19.7.2007, n. 16015; Cass. 5.5.2006, n. 10342; Cass. 3.5.2001, n. 6238; Cass. 8.11.2003, n. 16804; Cass. 5.3.2012, n. 3415).

Fabio Petracci

Dalla Calabria parte l’Italia digitale – Si chiude il Primo Convegno degli RTD & ICT del Sud

Con grande partecipazione e forte entusiasmo si è concluso, presso il Comune di Lattarico (CS), il Primo Convegno degli RTD e dei Professionisti ICT del Sud Italia, un evento storico che per la prima volta ha riunito in Calabria Responsabili della Transizione al Digitale (RTD), esperti ICT, amministratori locali, docenti universitari e rappresentanti del mondo istituzionale e associativo nazionale.

L’iniziativa è stata organizzata dal Polo Digitale Calabria e dal Polo Digitale PA, con il patrocinio gratuito del Comune di Lattarico, e Assintel “Associazione Nazionale Imprese ICT”e con il supporto di AICA e CIU Unionquadri, presente al CNEL ed al CESE di Bruxelles.

Un segnale forte: dalla Calabria parte l’Italia digitale.  Il convegno ha ribadito un messaggio chiaro e potente: la trasformazione digitale del Paese non può prescindere dal Sud, e proprio dalla Calabria può partire un nuovo modello di Pubblica Amministrazione moderna, efficiente e innovativa.

Nel suo intervento, Emilio De RangoPresidente del Polo Digitale Calabria / Polo Digitale PA, ha sottolineato l’importanza di una rete che unisca enti, professionisti ICT, RTD e imprese del territorio per costruire un vero ecosistema digitale nazionale, basato sulla collaborazione e sulla condivisione di competenze.

“Questo convegno rappresenta un momento storico per la Calabria e per tutto il Sud Italia”, ha dichiarato Emilio De Rango, Presidente Polo Digitale Calabria / Polo Digitale PA. “Abbiamo dimostrato che mettere in rete enti, RTD, professionisti ICT e aziende locali non è solo un’idea: è un modello concreto che funziona. L’ecosistema digitale che stiamo costruendo nasce dalle esigenze reali del territorio, valorizza le persone e le competenze, e garantisce che le risorse rimangano sul nostro territorio, generando sviluppo e opportunità per le nuove generazioni. Dalla Calabria, oggi, parte l’Italia digitale.”

Durante la mattinata, moderata da Salvatore Belsito coordinatore regionale del Polo Digitale Calabria, si sono alternati interventi di grande spessore:

  • Antonella Blandi, Sindaco del Comune di Lattarico – Saluti istituzionali
  • Emilio De Rango, Presidente Polo Digitale Calabria Polo Digitale PA “Dalla Calabria parte l’Italia digitale: costruire insieme l’ecosistema digitale della PA
  • Giovanni Soda, Dirigente Comune di Corigliano-Rossano – Programmazione e investimenti nel digitale
  • Giuseppe Stumpo, Coordinatore area sud del Polo Digitale PA e RTD Comune di Corigliano Rossano – Aggiornamento del Piano Triennale ICT
  • Maurizio Mensi, CESE Bruxelles – Professioni dell’innovazione tra IA e cybersicurezza
  • Antonio Infantino, Coordinatore Regionale RTD Polo Digitale PA– Il ruolo del RTD nell’era dell’IA
  • Carlo Tiberti e Antonella Fancello, ICDL / AICA – Certificazioni e competenze digitali
  • Carmine Gallo, Direttore generale Polo Digitale Calabria e Presidente AICA Calabria– Opportunità per gli enti e Bando “Risorse in Comune”
  • Gabriella Ancora, CIU Unionquadri – Cinquant’anni di trasformazioni del mondo del lavoro

A chiudere i lavori il Coordinatore Nazionale del Polo Digitale PA Francesco Cannataro che ha dichiarato “La Calabria dimostra che lavorando insieme enti e professionisti possiamo guidare davvero la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione”,

Due interventi hanno riscosso particolare attenzione e sono stati riconosciuti come chiave per la declinazione pratica di competenze, lavoro e innovazione:

  • Maurizio Mensi — Consigliere del CESE (Comitato Economico e Sociale Europeo) per CIU Unionquadri, esperto di diritto dell’economia, privacy, cybersecurity e regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale. Ha affrontato il tema delle “professioni dell’innovazione” e la sfida delle nuove tecnologie, sottolineando come l’IA e la sicurezza informatica debbano andare di pari passo con trasparenza, competenze aggiornate e tutela dei diritti digitali.
  • Gabriella Ancora — Presidente Nazionale CIU Unionquadri: ha portato un contributo sul mondo del lavoro e delle alte professionalità, enfatizzando come la trasformazione digitale rappresenti un’opportunità non solo tecnologica ma anche professionale, per valorizzare competenze, garantire formazione continua e offrire nuove prospettive di crescita a quadri, dirigenti e professionisti. Ha ricordato il ruolo fondamentale delle associazioni nella tutela e formazione dei lavoratori dell’innovazione.

Questi due interventi, complementari e strategici, hanno connesso l’innovazione tecnologica con la necessità di governance, regolamentazione, formazione e valorizzazione del capitale umano, rendendo il convegno un punto di riferimento anche culturale e sociale, non solo tecnico.

Durante l’evento, Daniele Cannovale, Dirigente dell’azienda Guides4You Srl e partner del Polo Digitale Calabria, ha voluto omaggiare il Comune di Lattarico con il dispositivo Civiglio, “la tecnologia che trasforma i borghi in musei a cielo aperto”. Il dispositivo è stato consegnato direttamente al Sindaco di Lattarico come segno di vicinanza e come esempio concreto di come l’innovazione possa valorizzare il patrimonio culturale e turistico dei territori.

Un altro momento significativo del convegno è stato la consegna del tesserino di appartenenza a Benedetta De Vita, RTD del Comune di Catanzaro, che da poco è entrata a far parte della nostra community. Un gesto simbolico che conferma la crescita costante della rete dei Responsabili della Transizione al Digitale e il valore dell’adesione di nuove professionalità pronte a contribuire allo sviluppo dell’ecosistema digitale calabrese.

Di seguito i comuni calabresi che hanno formalizzato la loro adesione al Polo Digitale Calabria / PA, ricevendo targa e tesserini come simbolo di appartenenza al nuovo ecosistema digitale. I comuni che hanno aderito sono:

  • Longobardi
  • Caccuri
  • Firmo
  • Tarsia
  • Santa Sofia D’Epiro
  • San Lucido
  • Cerzeto

Questa modalità di appartenenza rappresenta un passo concreto nella costruzione di una rete di comuni impegnati nella digitalizzazione dei servizi pubblici, nella valorizzazione delle competenze locali e nella collaborazione con professionisti ICT e RTD. Dalla Calabria, così, parte un modello di innovazione digitale condivisa.

CAOS ATTRIBUZIONE SEDI PROVE FINALI POSIZIONI ECONOMICHE ATA TRIENNIO 2024/25, 2025/26 E 2026/27 LA PROVA INTERESSA OLTRE 50.000 PERSONE.

Il 25 novembre ci ricorda che la cultura del rispetto si costruisce anche nel lavoro.

Fondo Conoscenza e CIU Unionquadri  contro la violenza sulle donne.

Prevenire la violenza di genere significa anche ripensare le dinamiche organizzative, investire nella formazione delle persone e promuovere leadership responsabili.

In Fondo Conoscenza questa consapevolezza guida le nostre scelte: sosteniamo progetti formativi che aiutano le aziende a evolvere, a riconoscere i segnali, a creare spazi di ascolto e sicurezza.

▪️ La conoscenza non è mai neutrale ▪️
È uno strumento potente per trasformare le culture organizzative e prevenire ogni forma di prevaricazione e violenza.
Oggi e ogni giorno, il nostro impegno continua…