Oltre la crisi: Le prospettive dei Professionisti della conoscenza.

In Italia si sta verificando la progressiva sostituzione, o il licenziamento, di dirigenti italiani con similari manager inglesi, tedeschi o francesi però ben dotati di una cultura internazionale, aggiornata costantemente in base alla formazione continua, di cui si è carenti in Italia. Quindi avvertiamo di porre attenzione ad accettare la promozione a dirigente che, non avendo una specifica protezione di legge, si corre il rischio del licenziamento!

Cambieranno però, nel panorama generale, anche le regole per quadri, professionisti, ricercatori e così via, in quanto in Europa e in Italia non si dispone a sufficienza di management aggiornato e flessibile all’internazionalità e alla competitività, per esempio, sui nuovi mercati in sviluppo sia asiatici che di altri continenti.

Ma quali sono le carte per affermarsi e fare carriera? O semplicemente per garantirsi l’”occupabilità”?

Partendo dal presupposto che per tutelare il proprio lavoro non basterà più difenderlo con i vecchi diritti sindacali, nelle funzioni altamente qualificate, quali quelle rappresentate dalla CIU, occorre entrare in un ottica di autogestione del proprio futuro, seppur assistite da una Confederazione come la nostra, che inoltre fornirà le linee di prospettiva dinamica del cambiamento per le professioni intellettuali.

Quali i punti principali che ci dovremo porre nella nuova ottica dinamica della “Società della conoscenza”, per le categorie da noi rappresentate?