I Professionisti di Paesi terzi aderenti alla CIU: L’economia Italiana e l’apporto delle Carte Blu UE.

Occorre partire dal presupposto che la CIU è un’Organizzazione di rappresentanza specifica riservata alle elevate professionalità indicate al punto 1.

Convince loro ad aderire alla CIU richiede offrire loro delle opportunità che spesso hanno difficoltà ad avere. Evidentemente, non si tratterà di assicurare loro uno spazio di affermazione culturale, ma offrire un organo di tutela e di valutazione che favorisca la loro crescita professionale. Un’occasione per loro di promuovere l’integrazione attraverso il merito e il contributo professionale costruttivo. Ciò significa mettere a loro disposizione meccanismi e strumenti che mirino ad incrementare un riconoscimento professionale come convegni, conferenze ed incontri a carattere professionale, dialoghi con le autorità politiche sui temi legati alle preoccupazioni sociali e  professionali. E’ importante che capiscano che i vantaggi risiedono nella conquista di una maggiore affermazione professionale e di successi costruttivi, con impatti positivi a livello sociale e professionale. Partendo da questo approccio possiamo essere sicuri della serietà e della volontà produttiva dei soggetti che desiderano aderire alla CIU.

 

Organizzarsi

L’obiettivo primario dell’adesione è ovviamente l’organizzazione a rete dei professionisti stranieri altamente qualificati. Questa iniziativa è rivolta a raggiungere dei benefici comuni, non solo a livello professionale, ma anche a livello sociale. Essendo la CIU una forza già inserita e integrata nella società italiana, essi possono diventare un interlocutore valido con le autorità italiane ed europee. Le aspettative sono enormi ed implicano una volontà di crescita per il Paese ospitante ma anche per il Paese di provenienza. La Carta Blu in sostanza, propone un rapporto di reciprocità, con la quale si chiede un supporto professionale, ma non con l’intenzione di depauperare di cervelli i Paesi terzi.