Antisindacale la scelta di imporre l’utilizzo della lingua inglese nel corso delle trattative.

La Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 228790/2025 del 31 ottobre, si è pronunciata sul caso di una multinazionale che opera in Italia ed altri 11 paesi europei, che nell’ambito degli incontri che si sarebbero dovuti tenere tra la DSN (delegazione speciale di negoziazione) e l’azienda al fine di trovare l’accordo per la costituzione ed il funzionamento del CAE (Comitato aziendale europeo) imponeva l’utilizzo del sistema della videoconferenza e della lingua inglese, impedendo l’uso della lingua madre con l’ausilio di interpreti.

La Corte rileva che imporre l’uso della lingua inglese ai componenti della DSN (ma del pari sarebbe stato per l’uso obbligato di una qualsiasi delle lingue degli Stati) significa oggettivamente imporre una limitazione alla capacità di dialogo e di confronto, dunque una limitazione della capacità negoziale dei componenti, con la vanificazione del valore costruttivo dello scambio tra le parti.

Del pari, la pretesa aziendale, solo apparentemente ispirata ad innocui criteri di evoluzione delle relazioni negoziali, sarebbe idonea ad incidere, direttamente, sulla scelta stessa dei componenti della DSN, per restare le sigle sindacali di fatto costrette all’individuazione di propri rappresentanti in ragione del possesso di un migliore bagaglio linguistico a discapito di altri e magari a discapito della stessa capacità alla negoziazione sindacale.

Né a diversa conclusione potrebbe pervenirsi valorizzando la dichiarata disponibilità della società a fornire gli strumenti didattici per l’apprendimento della lingua inglese, strumento certamente idoneo ad arricchire nel lungo periodo la formazione dei lavoratori, ma per nulla adeguato, nel breve termine, a permettere una partecipazione attiva e consapevole alle riunioni necessarie a determinare, con la direzione centrale e tramite accordo scritto il campo di applicazione, la composizione, le attribuzioni e la durata del mandato del CAE.

Al contrario, anche in applicazione della normativa vigente (direttiva 2009/38/CE e d.lgs. n. 113/2012) i servizi di “interpretariato”, risultano intuitivamente in grado di garantire che ognuno dei membri della DSN e, poi, di quelli del CAE, durante le rispettive riunioni, anche in tutto o in parte “da remoto”, possa subito esprimersi in una lingua a lui conosciuta (lingua madre o meno) ed essere compreso “in tempo reale” da ognuno degli altri componenti.

Non avendo nel caso di specie la multinazionale predisposto un apposito ed idoneo servizio di interpretariato, la Suprema Corte conferma l’antisindacalità della scelta di imporre una lingua straniera per condurre le trattative sindacali.

avv. Alberto Tarlao

Segretario Regionale CIU Unionquadri

Friuli-Venezia Giulia

CIU Calabria – Alta qualificazione e nuove opportunità, per professionisti d’eccellenza in linea con il futuro in crescita del Management della Manutenzione.

Sono stati pubblicati i bandi dei Master e dei Corsi di Perfezionamento presso l’Università “Magna Grecia” di Catanzaro. Fra questi, anche il Corso di Perfezionamento in Maintenance Management, attivato per la sua seconda edizione. Una iniziativa formativa accademica unica e innovativa sul piano nazionale, fruibile anche a distanza e nel fine settimana, che lo scorso anno ha visto iscrizioni non solo dalla Calabria e sponsorizzazioni, sostegno e patrocini da Associazioni ed enti di rilievo nazionale (CNI, Aiman, CNIM, CIU Unionquadri, Federmanager Calabria, Almalaurea, ecc). Per l’anno accademico 2025/2026 sarà patrocinata da CIU Unionquadri, AIMAN, Federmanager Calabria. Una occasione importante per tutti i laureati e professionisti che vogliono acquisire una visione multidisciplinare per la gestione della manutenzione e degli asset.

Alta qualificazione e nuove opportunità, per professionisti d’eccellenza in linea con il futuro in crescita del Management della Manutenzione.

Link alla scheda del Corso: https://lnkd.in/dKp8Vx_Q

Inammissibile la questione di legittimità costituzionale sul divieto di cumulo tra la c.d. pensione Quota 100 e i redditi da lavoro subordinato.

La Corte costituzionale, con la sentenza n. 162/2025 depositata in data 04/11/2025, ha dichiarato inammissibili i dubbi di legittimità costituzionale formulati dal Tribunale di Ravenna nei confronti dell’art. 14, comma 3, del decreto-legge n. 4 del 2019, convertito nella legge n. 26/2019.

Da detta disposizione, secondo l’interpretazione data dalla Corte di cassazione (con la sentenza n. 30992/2024), veniva fatta discendere la sospensione del trattamento previdenziale per un’intera annualità in ragione della violazione del divieto di cumulo della pensione anticipata “quota 100” con redditi da lavoro subordinato, anche quando l’attività lavorativa svolta risultava limitata a periodi molto limitati (una o poche giornate) e con il conseguimento di redditi esigui.

Considerato che le pensioni vengono erogate per legge mensilmente, il Tribunale di Ravenna riteneva che la regola del cumulo operi a livello mensile, privando il pensionato dei ratei nelle sole mensilità nelle quali egli ha cumulato redditi da lavoro subordinato e pensione “quota 100”.

Tuttavia la Corte Costituzionale ha osservato che il giudice rimettente, sebbene non abbia ravvisato alcun ostacolo testuale o di principio a un’interpretazione costituzionalmente orientata della disposizione censurata, che peraltro non prevede espressamente alcuna conseguenza alla violazione del divieto di cumulo, non l’ha seguita, sollevando al contrario questione di legittimità costituzionale.

Il Tribunale ha ritenuto ostativa all’interpretazione adeguatrice proprio l’unica pronuncia della sezione lavoro della Corte di cassazione. Tale pronuncia tuttavia è rimasta finora unica nella giurisprudenza di legittimità e risulta peraltro non avere avuto un seguito generalizzato da parte dei giudici di merito, considerato che essa è stata seguita da alcune pronunce, ma disattesa da altre.

Pertanto non ricorrono quei requisiti di reiterazione e stabilità che sono ritenuti necessari ad assegnare all’orientamento interpretativo espresso dalla giurisprudenza di legittimità un grado di consolidamento tale da rivelare il suo radicamento nell’ordinamento e da farlo assurgere realmente a “diritto vivente”, così da indurre il giudice che ne ravvisi il possibile contrasto con la Costituzione a investire la Corte Costituzionale della vicenda.

Il giudice rimettente quindi può – e deve – procedere all’interpretazione della disposizione censurata confrontandosi con il citato precedente giurisprudenziale, che tuttavia non radica una situazione di “diritto vivente”.

Viene dunque dichiarata l’inammissibilità delle questioni di legittimità costituzionale dell’art. 14, comma 3, del d.l. n. 4/2019, non avendo il Tribunale di Ravenna correttamente assolto all’onere di preventiva interpretazione della disposizione censurata.

avv. Alberto Tarlao

Segretario Regionale CIU Unionquadri

Friuli-Venezia Giulia

Oblio Oncologico: uno strumento di democrazia e garanzia per i cittadini, consumatori e utenti.

Si è concluso oggi, 14 Novembre 2025, a Milano in Palazzo Isimbardi, sede della Città Metropolitana, l’evento “Oblio oncologico: uno strumento di democrazia e garanzia per i cittadini, consumatori e utenti”, organizzato dall’Associazione Italiana Consumatori Lombardia APS (A.I.Con. Lombardia APS) nell’ambito del programma della Regione Lombardia con fondi MIMIT – DM 31/07/2024 e DD 14/2/2025.

A moderare il convegno la Dr.ssa Liberata Dell’Arciprete, Responsabile delle Relazioni Istituzionali per A.I.Con. Lombardia APS, la quale ha sottolineato come l’evento rappresenti un momento particolarmente significativo per l’Associazione, da sempre impegnata in iniziative che riguardino temi di interesse generale, la tutela del bene comune.

È intervenuta la Dr.ssa Orietta Maizza (in videoconferenza), in rappresentanza del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, sottolineando come l’iniziativa odierna si collochi in maniera coerente nell’ambito dei programmi delle Regioni finanziati con fondi MIMIT.

Emanuele Monti, Presidente IX Commissione permanente – Sostenibilità sociale, casa e famiglia – Consiglio regionale della Lombardia, ha evidenziato l’importanza di questa legge per gli ex pazienti oncologici, impegnandosi come Regione Lombardia a recepire le proposte innovative che verranno esposte durante la conferenza odierna.

È intervenuto il Prof. Francesco Riva – Consigliere del CNEL e relatore del disegno di legge a firma CNEL sull’oblio oncologico. Il Consigliere Riva ha relazionato sul metodo in cui è stato concepito tale disegno di legge e fatto approvare all’unanimità dai due rami del parlamento. Ha lanciato una proposta innovativa, condivisa dal Presidente di CIU Unionquadri – Gabriella Ancora – e dal Presidente dell’AIOM Massimo Di Maio, sulla necessità di creare un Fondo ad hoc per erogare l’indennità per i malati oncologici non coperti da forme assistenziali. A questo riguardo ha ripreso la parola il Presidente Monti, dando ampia disponibilità, per quanto di sua competenza, a sostenere tale proposta nelle sedi istituzionali.

L’Avv. Prof. Maurizio Campagna dell’Università Statale di Milano, componente del gruppo di lavoro FAVO (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia) è intervenuto sul tema dell’oblio oncologico in relazione all’accesso ai servizi bancari, finanziari, di investimento e assicurativi, oltre che sul diritto alla privacy.

Ha concluso il Presidente AIOM, Prof. Massimo Di Maio, con un excursus storico sul disegno di legge, da lui definito un simbolo di speranza e rinascita, in quanto dà il diritto a guardare avanti, senza che il passato di malattia condizioni il futuro della vita riconquistata.

L’evento si è chiuso con un accordo di tutela per il paziente oncologico da parte di tutti gli attori presenti.

14 novembre 2025 – Oblio oncologico – Uno strumento di democrazia e garanzia per i cittadini, consumatori e utenti

Il Ruolo Sociale dei Consulenti Tecnici” – Riva CNEL: “c’è la necessità di perseguire obiettivi condivisi e strategie innovative nel campo della consulenza tecnica in Italia.

Il Prof. Francesco Riva, Consigliere del CNEL e Vice Presidente CIU Unionquadri, ha partecipato al convegno “Il Ruolo Sociale dei Consulenti Tecnici”, svoltosi il 10 novembre 2025 presso la Fondazione A’ Voce d’e Creature a Napoli. L’evento, patrocinato dal Ministero della Giustizia, dell’Interno e della Salute, ha visto la presenza di personalità di rilievo istituzionale e accademica.

Tra i partecipanti sono intervenuti: Don Luigi Merola, Presidente della Fondazione A’ Voce d’e Creature; l’On. Andrea Delmastro Delle Vedove, Sottosegretario alla Giustizia; il Prefetto di Napoli Michele Di Bari; la Dott.ssa Maria Rosaria Covelli, Presidente della Corte di Appello di Napoli; e l’Avv. Giuseppe Mazzucchiello, moderatore del dibattito. Presenti anche rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali, come il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il Questore di Napoli Maurizio Agricola e numerosi docenti universitari e dirigenti di Enti.

Durante l’incontro è stato annunciato l’avvio di un progetto nazionale dedicato al “Ruolo sociale dei Consulenti Tecnici”, volto a valorizzare la figura del consulente e il contributo offerto alla società, in ambito forense, amministrativo e sanitario. Il dibattito, arricchito dalla lectio magistralis del Prof. Massimo Niola (Università Federico II), ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra istituzioni, accademia e professionisti per rafforzare la tutela dei diritti e la sicurezza dei cittadini.

Il Prof. Francesco Riva ha rimarcato la necessità di perseguire obiettivi condivisi e strategie innovative nel campo della consulenza tecnica in Italia, promuovendo una rete nazionale capace di rispondere alle nuove sfide sociali, giuridiche e professionali esposte durante il convegno.

CIU Unionquadri nell’Osservatorio sull’IA del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

COMUNICATO STAMPA

Prima riunione dell’Osservatorio sull’adozione dell’IA
nel mondo del lavoro

Roma, 4 novembre 2025 – Istituzionalizzare il confronto con le parti sociali per rendere l’Osservatorio sull’IA nel mondo del lavoro uno strumento concreto per governare l’impatto dell’intelligenza artificiale, ponendo l’uomo al centro. È quanto emerso dal primo incontro, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che il Ministro, Marina Calderone, ha voluto organizzare prima dell’adozione del decreto che dovrà stabilire struttura e compiti dell’Osservatorio, previsto dalla legge n. 132/2025, recentemente approvata dal Parlamento. 

«L’intelligenza artificiale è una sfida complessa e affascinante. Il Governo Meloni ha scelto di affrontarla con coraggio e visione, ponendo al centro la persona e la dignità del lavoro. Con l’istituzione dell’Osservatorio, intendiamo garantire un presidio permanente e qualificato sull’evoluzione tecnologica, promuovendo un approccio etico e inclusivo – ha affermato il Ministro Calderone -. Un presidio che costruiremo grazie al confronto strutturato con le parti sociali, così da cogliere le opportunità dell’innovazione e governarne i rischi».

L’Osservatorio, presieduto dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha la funzione di definire una strategia sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale in ambito lavorativo, monitorare l’impatto sull’occupazione e identificare i settori maggiormente interessati dall’avvento dell’intelligenza artificiale. L’Osservatorio, inoltre, promuove la formazione dei lavoratori e dei datori di lavoro in materia di intelligenza artificiale, in particolar modo riguardo la sicurezza sul lavoro, anche alla luce del decreto legge di recente pubblicazione.

Nutrita la partecipazione delle parti sociali, che avevano già inviato numerosi contributi scritti sulle Linee guida sull’IA nel lavoro promosse negli scorsi mesi dal Ministero del Lavoro e sulle Politiche Sociali.

Particolare attenzione è stata posta sullo sviluppo di tale tecnologia in senso etico, così come richiamato anche nella dichiarazione finale del G7 dei Ministri del Lavoro e dell’Occupazione di Cagliari 2024. Coerentemente con la norma approvata in Parlamento, l’obiettivo condiviso dalle parti sociali è la massimizzazione dei benefici e il contenimento dei rischi derivanti dall’impiego di sistemi di intelligenza artificiale in ambito lavorativo, in una logica di sicurezza nazionale, un tema che riguarda allo stesso modo imprese e lavoratori.

Il CONAPO aderisce alla CIU-Unionquadri: una nuova alleanza per rafforzare la rappresentanza dei Vigili del Fuoco.

Firmata a Roma la convenzione politico-sindacale tra il Segretario Generale del CONAPO Marco Piergallini e la Presidente Nazionale della CIU Gabriella Ancora. L’accordo porta la voce dei Vigili del Fuoco nei principali organismi istituzionali italiani ed europei.

Una firma che rafforza la rappresentanza dei Vigili del Fuoco

Un nuovo importante passo per la rappresentanza del personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Il CONAPO – Sindacato Autonomo Vigili del Fuoco – ha ufficializzato oggi la propria adesione alla CIU – Confederazione Italiana di Unione delle Professioni Intellettuali – Unionquadri, riconosciuta presso il CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) e il CESE (Comitato Economico e Sociale Europeo).

La convenzione politico-sindacale, firmata a Roma presso la sede nazionale della CIU, è stata sottoscritta dal Segretario Generale del CONAPO Marco Piergallini e dalla Presidente Nazionale della CIU Gabriella Ancora, con l’obiettivo di rafforzare la tutela e la rappresentanza dei Vigili del Fuoco all’interno dei principali tavoli di confronto istituzionale, sia a livello nazionale che comunitario.

Un impegno congiunto su sicurezza, formazione e tutele

L’accordo prevede la collaborazione su temi cruciali come formazione professionale, sicurezza sul lavoro, valorizzazione delle competenze, tutela dalle malattie professionali e diritti sindacali, ponendo le basi per iniziative congiunte di carattere formativo, tecnico e politico.

Con l’adesione alla CIU rafforziamo la voce dei Vigili del Fuoco in una sede di rilievo costituzionale come il CNEL. È un passo importante per incidere sulle politiche del lavoro e della sicurezza, dando pieno riconoscimento al ruolo e alle competenze del Corpo” ha dichiarato Marco Piergallini, Segretario Generale del CONAPO, a margine della firma dell’accordo.

L’ingresso nella CIU amplia il raggio d’azione del CONAPO in un contesto di confronto nazionale ed europeo. Il nostro obiettivo è contribuire al miglioramento delle condizioni professionali e alla crescita del sistema di sicurezza del Paese. I Vigili del Fuoco, che ogni giorno operano concretamente per la sicurezza delle persone, potranno così far valere la propria esperienza anche nei tavoli dove si definiscono le politiche del lavoro e della tutela collettiva” ha aggiunto Piergallini.

A sottolineare l’importanza strategica dell’intesa: la Presidente Nazionale della CIU, Gabriella Ancora, che ha commentato:

“ACCOGLIERE IL CONAPO NELLA NOSTRA CONFEDERAZIONE SIGNIFICA VALORIZZARE UNA COMPONENTE FONDAMENTALE DEL SISTEMA DI SICUREZZA NAZIONALE. LA LORO ESPERIENZA SUL CAMPO RAPPRESENTA UN PATRIMONIO PREZIOSO PER IL DIALOGO SOCIALE E PER LA COSTRUZIONE DI POLITICHE PIÙ EQUE E MODERNE. LA CIU SARÀ AL LORO FIANCO PER PROMUOVERE UNA CULTURA DEL LAVORO BASATA SU COMPETENZA, TUTELA E PARTECIPAZIONE”.

Con questa adesione, la CIU-Unionquadri consolida ulteriormente la propria presenza nell’ambito delle professioni ad alta specializzazione, confermandosi come piattaforma di rappresentanza attiva nel dialogo tra istituzioni, lavoratori e società civile.

DECRETO-LEGGE (decreto scuola) del 9 settembre 2025, n. 127 è legge

Nella Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 257 del 5/11/2025, è stata pubblicata la Legge 30 ottobre 2025, n. 164, recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 settembre 2025, n. 127, recante misure urgenti per la riforma dell’esame di Stato del secondo ciclo di istruzione e per il regolare avvio dell’anno scolastico 2025/2026”.

La legge si compone come segue:

Art. 1. Misure urgenti in materia di esami di Stato ed esami integrativi del secondo ciclo di istruzione

Art. 2. Misure urgenti per il consolidamento e lo sviluppo della filiera formativa tecnologico-professionale

Art. 2 – bis Modifiche all’articolo 19 della legge n. 206 del 2023, relativo alla fondazione «Imprese e competenze per il

made in Italy»

Art. 3. Misure urgenti per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del comparto Istruzione e Ricerca – Sezione

Scuola nonché in materia di welfare del personale scolastico

Art. 4. Proroghe in materia di istruzione

Art. 5. Disposizioni urgenti in materia di sicurezza dei servizi di trasporto per uscite didattiche e viaggi di istruzione

Art. 6. Misure urgenti in materia di edilizia scolastica

Art. 7. Disposizioni urgenti per garantire il regolare avvio dell’anno scolastico 2025/2026 alla Scuola europea di Brindisi

Art. 7 – bis Misure urgenti per l’anno scolastico 2025/2026 a supporto delle istituzioni scolastiche del Mezzogiorno – «Agenda Sud»

Gazzetta Ufficiale

Un nuovo punto di riferimento: la Ciu Unionquadri apre lo sportello di supporto legale per i lavoratori.

Mobbing, dequalificazione, licenziamento, violazioni contrattuali, sanzioni disciplinari, inquadramento, permessi per malattia e maternità, previdenza: sono queste le principali materie di cui si occuperà il servizio rivolto a quadri e impiegati anche del pubblico impiego del Friuli Venezia Giulia e promosso da CIU Unionquadri, Confederazione sindacale che tutela i quadri nel settore privato e pubblico, ma anche i ricercatori, i professionisti dipendenti ed il mondo delle professioni intellettuali, presente al CNEL e al Comitato Economico e Sociale Europeo – CESE.

I lavoratori e le lavoratrici che desiderano ricevere assistenza legale, principalmente gratuita, e un aiuto nella conciliazione possono rivolgersi al call center che risponde al numero 040 9720299 o scrivere al seguente indirizzo info@centrostudirossitto.it: troveranno una sorta di ufficio vertenze a portata di mano guidato da un team specializzato in diritto del lavoro pronto a mettere la sua articolata esperienza a
servizio di chi deve districarsi in questioni giuslavoristiche.