Dipartimento delle Carte Blu

La mobilità professionale costituisce una delle misure fortemente sostenute dal Trattato di Lisbona poiché considera tale strumento capace di dare un impulso all’innovazione ed alla competitività, strategia importante per il definitivo superamento della crisi economica.
Il Decreto Legislativo del 28 giugno 2012 n. 108 “Attuazione della direttiva 2009/50/CE sulle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di Paesi terzi che intendano svolgere lavori altamente qualificati. (12G0124) (GU n. 171 del 24-7-2012)”, entrato in vigore l’8 agosto 2012,  ha introdotto la “Carta Blu UE”, recependo la direttiva europea 2009/50/CE, in attuazione delle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di Paesi terzi che intendono svolgere lavori altamente qualificati, che la CIU rappresenta.
L’obiettivo è quello di attrarre un’immigrazione più qualificata, creando una politica di sviluppo sostenibile fra Europa e Paesi terzi, centrata sull’economia della conoscenza, ma in una logica di mobilità circolare che favorisca successivamente il ritorno dei “cervelli” ai loro Paesi di origine.
Gli stranieri che possono richiedere il permesso di soggiorno con dicitura “Carta Blu UE” sono i lavoratori extracomunitari altamente qualificati, che intendono svolgere prestazioni lavorative retribuite per conto o sotto la direzione o il coordinamento di un’altra persona fisica o giuridica, devono essere certificate da idonei titoli di studio e attestati di qualifica professionale rilasciati dai loro Paesi, ed aventi tutti i requisiti per il valido riconoscimento in Italia.
Il permesso di soggiorno è rilasciato con durata biennale se il contratto di lavoro è a tempo indeterminato, o di durata pari a quella del rapporto di lavoro più tre mesi se il contratto è a termine.
Dott. Charles Dadie Dago
Responsabile Nazionale CIU Dipartimento Carte Blu