Safety First – Sicurezza stradale al Parlamento europeo.

Il 30 settembre 2025 si è svolto presso il Parlamento Europeo di Bruxelles l’evento “Safety First – Ogni vita salvata è una vittoria collettiva”, promosso dal gruppo ECR. L’iniziativa, dedicata alla sensibilizzazione sul tema della sicurezza stradale, ha registrato una importante partecipazione di istituzioni, esperti del settore e rappresentanti di organizzazioni del settore.

Apertura dell’evento

L’apertura dei lavori è stata affidata all’On. Alberico Gambino, eurodeputato e promotore della giornata. Nel suo intervento, il parlamentare ha sottolineato l’importanza di regole unificate nello spazio europeo – come un unico codice della strada – e la necessità di individuare soluzioni per ridurre il numero di incidenti, puntando in particolare sulla prevenzione.
All’apertura dell’evento hanno preso parte anche l’On. Alfredo Fiocchi e l’On. Mariateresa Vivaldini.

Hanno portato il proprio saluto, in videomessaggio Antonio Iannone, Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture, l’On. Carlo Fidanza, Capodelegazione di Fratelli d’Italia presso il Parlamento Europeo e Roberto Ferravante, Senior Expert presso la Commissione Europea (DG MOVE), il quale ha illustrato il quadro normativo dell’Unione Europea in materia di sicurezza stradale, offrendo un’analisi aggiornata delle politiche e delle prospettive future.

A coordinare il tavolo tecnico è stato il Prof. Francesco Riva, Consigliere e Coordinatore della Consulta Nazionale Sicurezza Stradale del CNEL, che ha portato i saluti del Presidente del CNEL, On. Renato Brunetta. Nel suo intervento, il Prof. Riva ha sottolineato l’importante lavoro svolto dal tavolo CNEL sul tema della sicurezza stradale e la necessità di investire con decisione nella formazione.

Nel corso dei lavori Francesco Riva ha evidenziato l’importanza di rafforzare il coordinamento tra enti pubblici e associazioni, mentre Maurizio Mensi ha ribadito la necessità di coniugare la normativa europea con strategie di formazione e sensibilizzazione a livello nazionale. Infine Gabriella Ancora, Presidente CIU Unionquadri, ha richiamato l’attenzione sul ruolo delle organizzazioni sindacali e associative nella diffusione della cultura della sicurezza.

La CIU Unionquadri inaugura la nuova Sede a Bruxelles: un passaggio strategico per la sua presenza in Europa e il sostegno ai Quadri e alle Alte Professionalità.

Bruxelles, 1 ottobre 2025 – La CIU-Unionquadri ha inaugurato la sua nuova sede a Bruxelles, cuore delle Istituzioni Europee, alla presenza della Presidente Gabriella Ancora, il Consigliere del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) Prof. Maurizio Mensi, il Consigliere del CNEL Francesco Riva, il Responsabile del Dipartimento Cultura CIU Dott. Marco Ancora, il Direttore del CESC Prof. Fabio Pompei e il Consigliere di Roma Capitale – Municipio XII Alessandro Alongi, insieme a rappresentanti di Istituzioni nazionali ed europee.

Questa apertura consente alla CIU di intensificare e consolidare il dialogo con le principali istituzioni comunitarie, in particolare con la Commissione  ed il Parlamento, in un contesto in cui molte politiche sindacali e del lavoro hanno ormai una dimensione e un impatto transnazionale. “Grazie a questa presenza la nostra organizzazione potrà promuovere e tutelare con maggiore efficacia gli interessi dei suoi associati, Quadri, Ricercatori, le Professioni Autonome e Intellettuali, sia in Italia sia in Europa” ha dichiarato la Presidente Gabriella Ancora che ha aggiunto: “Questo allo scopo di favorire la mobilità geografica e professionale all’interno dell’Unione Europea, con particolare attenzione alle nuove generazioni che necessitano di opportunità di crescita professionale e scambi culturali.”

La CIU è presente al CNEL dal 1989 e al CESE dal 1994: un’esperienza che le consente oggi di svolgere un’attività ancora più coordinata e capillare, diventando per gli associati un punto di riferimento stabile e vicino alle decisioni politiche europee. L’obiettivo è anche quello di collaborare con le altre realtà del mondo del lavoro e delle professioni intellettuali, contribuendo alla costruzione di un’Europa più inclusiva e dinamica, aperta all’innovazione e capace di valorizzare al meglio il capitale umano e professionale.

Con la nuova sede a Bruxelles la CIU si conferma protagonista nella promozione delle alte professionalità e nella tutela degli interessi dei quadri intermedi e delle categorie professionali, rafforzando una cultura del lavoro innovativa e internazionale in un’Europa in continua evoluzione.

Fondo Conoscenza – Avviso 1/2025 Conto Sistema

Il C.d.A. di Fondo Conoscenza nella seduta del 12 marzo 2025 ha approvato l’Avviso 1/2025 avente ad oggetto il finanziamento, a valere sulle risorse del Conto Sistema, di Piani Formativi aziendali, territoriali e settoriali finalizzati a sostenere la formazione in ingresso, l’aggiornamento, la riqualificazione, lo sviluppo e la riconversione delle competenze professionali dei lavoratori dipendenti delle aziende aderenti. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale V Serie Speciale – Contratti Pubblici n. 31 del 17/03/2025.

Sarà possibile presentare i Piani Formativi in qualsiasi momento a partire dal 7 aprile 2025, fino alle ore 24:00 del 22 dicembre 2025 ovvero fino ad esaurimento delle risorse.

Per la presentazione dei Piani Formativi sono previste le seguenti scadenze mensili:

MeseScadenza presentazioneSessione di valutazione
Aprile 202530/04/2025Maggio 2025
Maggio 202530/05/2025Giugno 2025
Giugno 202530/06/2025Luglio 2025
Luglio 202531/07/2025Settembre 2025
Agosto 2025//
Settembre 202530/09/2025Ottobre 2025
Ottobre 202531/10/2025Novembre 2025
Novembre 2025//
Dicembre 202522/12/2025Gennaio 2026

Se sei un’azienda aderente e vuoi partecipare all’Avviso 1/2025

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News 30/07/2025 – Pubblicazione graduatoria Avviso 1/2025 scadenza 30/06/2025

Pubblicazione graduatoria Avviso 1/2025 scadenza 30/06/2025, approvata nella seduta del C.d.A. di Fondo Conoscenza in data 30/07/2025.

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News 10/07/2025 – Pubblicazione graduatoria Avviso 1/2025 scadenza 30/05/2025

Pubblicazione graduatoria Avviso 1/2025 scadenza 30/05/2025, approvata nella seduta del C.d.A. di Fondo Conoscenza in data 09/07/2025.

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News 09/07/2025 Incremento dotazione finanziaria Avviso 01/2025

Il Consiglio di Amministrazione di Fondo Conoscenza, nella seduta del 9 luglio 2025, ha deliberato lo stanziamento di ulteriori € 1.500.000,00 sull’Avviso 01/2025, portando la dotazione economica complessiva dell’Avviso a € 3.500.000,00.

News 04/06/2025 – Pubblicazione graduatoria Avviso 1/2025 scadenza 30/04/2025

Pubblicazione graduatoria Avviso 1/2025 scadenza 30/04/2025, approvata nella seduta del C.d.A. di Fondo Conoscenza in data 04/06/2025.

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Di seguito Avviso e relativi allegati:

Avviso 1/2025 Fondo Conoscenza

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Allegato 1 – Istanza di finanziamento Piano Formativo

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Allegato 2 – Dichiarazione Soggetto beneficiario e delega per presentazione Piano Formativo

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Allegato 3 – Richiesta condivisione Parti Sociali

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Allegato 4 – Delega Soggetto Attuatore

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Allegato 5 – Dichiarazione Soggetto Attuatore

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Allegato 6 – Dichiarazione Soggetto beneficiario regime di aiuti

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Allegato 7 – Guida sulla compilazione online del formulario di presentazione

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Linee Guida del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali “Modalità di predisposizione dei programmi di formazione professionale e civico-linguistica e criteri per la loro valutazione”

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Linee guida sulle procedure di funzionamento, gestione, controllo e rendicontazione dei piani formativi Finanziati da Fondo Conoscenza modificate e approvate dal C.d.A. il 12/03/2025.

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Notizia CESE: Approvato all’unanimità dal CESE il parere Omnibus nel settore della difesa,con Maurizio Mensi – rappresentante di CIU-Unionquadri – come Rapporteur Géneral

Nella seduta plenaria di settembre, in chiusura del mandato 2020-2025, il Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) ha approvato all’unanimità il parere sul Pacchetto Omnibus nel settore della difesa predisposto da Maurizio Mensi, rappresentante di CIU-Unionquadri e Rapporteur Général del documento.

Il parere ha ad oggetto due regolamenti e una direttiva, strumenti chiave proposti dalla Commissione europea volti ad incidere su procedure e meccanismi inerenti al comparto della difesa, migliorando al tempo stesso competitività industriale ed efficienza del sistema produttivo. In particolare, tali interventi normativi sono volti ad accelerare il rilascio delle autorizzazioni, semplificare le procedure e introdurre meccanismi innovativi come l’estensione e armonizzazione delle licenze generali di trasferimento per progetti UE, favorendo sinergie tra capitale pubblico, privato e fondi europei come InvestEU.

Con il parere approvato in Plenaria, il CESE non si limita ad approvare gli obiettivi del Pacchetto Omnibus, ma propone alla Commissione di introdurre efficaci meccanismi di verifica circa le previste modifiche normative, una gestione più flessibile e trasparente del Fondo europeo per la difesa, politiche per lo sviluppo delle competenze STEM e manageriali, con l’attivazione di programmi Erasmus e centri di eccellenza a beneficio del tessuto industriale e della società civile europea.

Secondo Mensi, “il Pacchetto Omnibus per la Difesa rappresenta la quintessenza di un approccio legislativo integrato che permette di modificare rapidamente e in modo contestuale diversi elementi del quadro regolatorio europeo in risposta alle delicate sfide geopolitiche e tecnologiche”. Tuttavia, proprio per questo, comporta una verifica attenta circa la compatibiltà dei suoi contenuti con il quadro normativo in cui si inseriscono e le normative settoriali collegate.

L’approvazione unanime del parere dimostra la centralità delle misure contenute negli interventi normativi proposti dalla Commissione non solo per rispondere alle esigenze della difesa europea, ma anche a fini di modernizzazione produttiva, resilienza industriale e, in ultima analisi, per garantire il benessere collettivo”, rileva Gabriella Ancora, Presidente di CIU-Unionquadri. “Occorre fare in modo che la modernizzazione e la resilienza della filiera europea della difesa procedano di pari passo con la tutela degli interessi collettivi ed il benessere della società civile. L’attenzione della nostra organizzazione presente in Italia al CNEL, è rivolta da sempre verso l’innovazione tecnologica e la conseguente formazione e inclusione nel mondo del lavoro, si auspica che il parere sulla strategia europea per la difesa, abbia un impatto concreto sulla qualità della vita di tutti i cittadini europei”.

PROPOSTE PER L’ADEGUAMENTO DELLE REGOLE DI GESTIONE DEI FONDI INTERPROFESSIONALI.

Nell’incontro convocato a luglio u.s., il Ministero del Lavoro ha illustrato alle Parti Sociali costituenti i Fondi paritetici interprofessionali i principali ambiti di intervento connessi all’adeguamento delle modalità di gestione delle risorse assegnate ai medesimi Fondi.

Fondo Conoscenza costituito da Ciu Unionquadri e Fenapi ha presentato una serie di contributi relativamente all’individuazione di alcuni criteri.

Fondo Conoscenza è stato autorizzato nel 2015 e si è pertanto strutturato in tempi successivi alla maggioranza degli altri fondi autorizzati. Ciò ha comportato che l’inizio delle attività non fosse supportato dalla cospicua dotazione finanziaria del cosiddetto start-up” ministeriale (nel frattempo esauritasi), che ha tra l’altro consentito alla maggioranza dei fondi di operare massicce campagne di promozione. Nonostante tale condizione di partenza, benché una consistente quantità delle aziende fosse già stata contattata dal sistema dei fondi interprofessionali, la base associativa di Fondo Conoscenza è oggi costituita per il 60% da aziende non già aderenti ad altri Fondi.

Il dato è sicuramente indice della politica associativa che, su precisa indicazione delle Parti Sociali, il Fondo ha portato avanti sin dalla sua autorizzazione: coinvolgere nelle attività quelle realtà produttive che non trovavano “rappresentanza” nel sistema della formazione continua; in larga parte, imprese di dimensioni ridotte, caratterizzate da un alto fabbisogno di supporto, anche per quel che riguarda i temi della formazione, e da una limitata tutela, e perciò considerate, fino a quel momento, marginali.

Per concretizzare tale azione, il Fondo ha sviluppato strumenti formativi e procedure dedicate in modo specifico alle piccole e microimprese, adottando modelli di gestione rapidi, snelli ed efficaci. Un approccio, questo, che consente di valorizzare al meglio le risorse INPS, trasformandole -grazie anche alla collaborazione degli enti di formazione accreditati- in progetti di formazione concreti, di cui beneficiano i lavoratori e le aziende.

Fondo Conoscenza in relazione alla necessaria rivisitazione delle Linee guida, risalenti alla Circolare ANPAL del 10 aprile 2018, concorda con l’opportunità di una revisione di ampio respiro, considerando anche che sono trascorsi venticinque anni dall’entrata in vigore della legge istitutiva dei Fondi (art. 118, L. n. 388/2000).

Un aggiornamento del quadro regolatorio appare indispensabile per renderlo più attuale, funzionale e coerente con le esigenze di sviluppo della formazione continua; particolare attenzione va riservata alla facilitazione di accesso alla formazione da parte delle piccole e microimprese. Di seguito sinteticamente le proposte di Fondo Conoscenza, relative ai punti emersi nella riunione richiamata.

a)   Criteri equi per la rappresentanza e portabilità tra Fondi

b)   Eliminazione del prelievo forzoso e pieno ripristino delle risorse ai Fondi interprofessionali

c)   Ampliamento della platea dei destinatari della formazione

d)   Ampliamento e integrazione delle risorse per la formazione continua

e)   Semplificazione amministrativa e digitalizzazione

Con riferimento alle esigenze di semplificazione amministrativa e di digitalizzazione dei protocolli di interlocuzione tra i Fondi e il Ministero, emerse durante l’incontro, si rappresenta come Fondo Conoscenza abbia già avviato da tempo percorsi operativi e gestionali fortemente orientati alla integrale digitalizzazione dei propri processi interni.

Sono inoltre in corso di implementazione strumenti di intelligenza artificiale in grado di supportare il Fondo nella verifica ex ante della coerenza dei percorsi formativi relativi alla formazione obbligatoria, nonché nella programmazione delle verifiche in itinere ed ex post.

Non da ultimo, è in fase avanzata di realizzazione la piattaforma per la certificazione formale delle competenze.

Alla luce di tali interventi, si ritiene che Fondo Conoscenza sia oggi in grado di tenere il passo con le innovazioni prospettate dal Ministero; fermo restando che i suoi sistemi digitali e gestionali continueranno a evolvere, per innalzare l’efficienza e garantire al contempo la massima interoperabilità con le piattaforme ministeriali (SIISL, SIU, SIAL).

Bruxelles Eventi CIU Unionquadri 30 settembre 2025 – 1° ottobre 2025

Bruxelles 1° ottobre 2025 – Convegno Salute di carità Salute di prossimità Salute di comunità

La tutela dei diritti dei minori disabili contro le discriminazioni si estende anche ai genitori.

La Corte di Giustizia, con la sentenza dell’11 settembre 2025, causa C-38/24, si è pronunciata sul caso italiano di una lavoratrice incaricata della sorveglianza e del controllo di una stazione di metropolitana che aveva richiesto alla datrice di lavoro di essere assegnata, in modo permanente, ad un posto ad orario fisso che le consentisse di occuparsi del figlio minore, affetto da una grave disabilità e da un’invalidità totale.

La società non aveva accolto tutte le richieste ma ha concesso taluni adeguamenti delle condizioni di lavoro della lavoratrice a titolo provvisorio; la lavoratrice adiva il Tribunale di Roma che rinviava la questione alla Corte di Giustizia per valutare se un lavoratore che si occupa del figlio minore disabile sia legittimato a far valere in giudizio la tutela contro la discriminazione indiretta fondata sulla disabilità di cui beneficia la persona disabile.

La Corte risponde che il divieto di discriminazione indiretta fondata sulla disabilità, ai sensi della direttiva quadro sulla parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, si estende anche a un lavoratore che ne è vittima a causa dell’assistenza che fornisce a suo figlio, affetto da disabilità, in quanto deve essere vietata ogni forma di discriminazione fondata sull’handicap.

Dunque, per salvaguardare i diritti delle persone disabili, in particolare se si tratta di minori, il principio generale di non discriminazione riguarda anche la discriminazione indiretta “per associazione” fondata sull’handicap affinché la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro sia garantita anche ai genitori dei disabili, in maniera che costoro non subiscano un trattamento sfavorevole sul loro posto di lavoro a causa della situazione dei figli.

Secondo la Corte, per garantire l’uguaglianza tra i lavoratori, il datore di lavoro è tenuto ad adottare soluzioni ragionevoli idonee a consentire loro di fornire l’assistenza necessaria ai loro figli disabili, con il limite del carattere sproporzionato che tale onere potrebbe comportare per il datore di lavoro.

Spetta quindi al giudice interno valutare se il soddisfacimento della richiesta della lavoratrice di beneficiare, in modo permanente, di orari fissi, su un determinato posto, rappresenti o meno un onere sproporzionato per il suo datore di lavoro, tenendo conto dei seguenti principi:

  1. “il divieto di discriminazione indiretta fondata sulla disabilità si applica a un lavoratore che non sia egli stesso disabile, ma che sia oggetto di una siffatta discriminazione a causa dell’assistenza che fornisce al figlio affetto da una disabilità, assistenza che consente a quest’ultimo di ricevere la parte essenziale delle cure che le sue condizioni richiedono.
  2. un datore di lavoro è tenuto, per garantire il rispetto del principio di uguaglianza dei lavoratori e del divieto di discriminazione indiretta di cui all’articolo 2, paragrafo 2, lettera b), di tale direttiva, ad adottare soluzioni ragionevoli, ai sensi dell’articolo 5 di detta direttiva, nei confronti di un lavoratore che, senza essere egli stesso disabile, fornisca al figlio affetto da una disabilità l’assistenza che consente a quest’ultimo di ricevere la parte essenziale delle cure che le sue condizioni richiedono, purché tali soluzioni non impongano a detto datore di lavoro un onere sproporzionato”.

avv. Alberto Tarlao

Segretario Regionale CIU Unionquadri

Friuli-Venezia Giulia