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CIU Unionquadri partecipa al Convegno: Domotica, IOT e Sicurezza delle Infrastrutture

CIU Unionquadri è intervenuta al Convegno e alla presentazione del Libro “Domotica, IOT e Sicurezza delle Infrastrutture che si è tenuto lunedì 26 Maggio presso lo Spazio Europa sede della Rappresentanza Europea a Roma.

La Delegazione CIU era formata da Francesco Riva, Consigliere CNEL e da Marco Ancora, Responsabile Nazinale Cultura di CIU Unionquadri.

All’incontro hanno partecipato l’On. Mariano Angelucci, Presidente della Commissione Turismo Moda e Relazioni Internazionali di Roma Capitale, il Prof. Enzo Siviero, Rettore Università eCampus, la Prof. Barbara Marchetti, Docente Università eCampus, Fabio Pompei, Alessandro Alongi e Gabriele Scorsini, Autori del Libro.

Il Consigliere Riva ha espresso l’importanza della tecnologia IOT in merito alla prevenzione degli incidenti nei luoghi di lavoro.

Marco Ancora ha parlato dell’importanza del monitoraggio cantieristico accanto a quello infrastrutturale e delle possibilità del cantiere digitale.

Ha anche parlato dell’aspetto fondamentale, riguardo il settore dell’elaborazione dati e IOT, delle figure del DPO, del preposto e della necessità di normare competenze e figure specializzate in tali settori strategici fornendo loro anche una formazione specifica e continua.

La giornata di lavori è stata conclusa con gli interventi degli Autori del Libro, Pompei, Scorsini e Alongi.

La CIU Unionquadri convocata a Palazzo Chigi su Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

🔴 Sicurezza sul lavoro: un valore non negoziabile

Il tavolo dedicato alla sicurezza sul lavoro convocato ieri a Palazzo Chigi rappresenta un segnale importante.

Accogliamo con responsabilità e determinazione l’apertura della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e l’invito a costruire un’alleanza tra istituzioni, sindacati e imprese per mettere fine a quella che non può essere considerata una “eventualità”: morire sul posto di lavoro.

Ribadiamo la necessità di azioni concrete e sistemiche, a partire da:

✅ un nuovo patto Stato-Imprese-Lavoratori che favorisca il passaggio da un modello normativo e reattivo a un modello proattivo, partecipativo e orientato al miglioramento continuo;

✅ formazione continua, soprattutto nei settori a rischio;

✅ revisione del sistema degli appalti;

✅ incentivazione alle imprese che investono in prevenzione.

Serve una cultura della sicurezza, radicata e condivisa, che metta al centro la vita, la dignità e i diritti di chi lavora. È tempo di passare dalle parole ai fatti.

#Unionquadri#SicurezzaSulLavoro#LavoroSicuro#Prevenzione#ZeroMortiSulLavoro#PalazzoChigi

CNEL – 15 maggio 2025 – 8° global road safety week 2025

Giovedì 15 maggio 2025, dalle 10:00 alle 13:00 presso il Parlamentino, si terrà un incontro della Consulta Nazionale per la Sicurezza Stradale e la Mobilità Sostenibile, promosso dal Consigliere Riva in occasione della Settimana Mondiale della Sicurezza Stradale ONU. Si afferma che la sicurezza stradale è diritto universale, indice di civiltà e giustizia sociale, e deve diventare priorità politica. L’incontro si inserisce nel quadro della risoluzione ONU A/RES/74/299 (2020), che lancia il Secondo Decennio d’Azione 2021–2030 per dimezzare morti e feriti su strada. Il CNEL, attraverso la Consulta, ha consolidato un metodo partecipativo e operativo, promuovendo con MIT e ISFORT il Rapporto sulla mobilità degli italiani (2024). Si sta lavorando a proposte legislative sulla mobilità sicura e accessibile da presentare entro il 2025. Al centro del dibattito: utenti vulnerabili, responsabilità condivisa e educazione. La giornata si concluderà con una frase simbolica ispirato alla campagna ONU “Make a Safety Statement”, ricordando che ogni vita salvata è una vittoria collettiva.

La campagna ONU “Make a Safety Statement”, lanciata da Jean Todt con JCDecaux e Saatchi & Saatchi, mira a promuovere la sicurezza stradale nei Paesi a basso e medio reddito, dove avviene il 92% delle morti per incidente. Ogni anno, oltre 1,19 milioni di persone muoiono sulle strade, in particolare bambini e giovani. L’iniziativa, parte del Decennio ONU 2021–2030, punta a dimezzare le vittime entro il 2030. Nel biennio 2024–2025, raggiungerà 80 Paesi con affissioni, arredo urbano e azioni digitali. Todt denuncia la carenza di volontà politica, malgrado esistano soluzioni tecniche. Dal 2018, l’UN Road Safety Fund finanzia progetti in Africa e Asia. La campagna è sostenuta da celebrità come Djokovic e Naomi Campbell. Solo sei Paesi rispettano pienamente le linee guida OMS. L’ONU invita tutti a dichiarare un impegno concreto per ridurre i rischi e salvare vite.

SVOLGIMENTO INCONTRO:

Ore 10:00 saluti del Presidente del CNEL

A seguire

  • Introduzione del Coordinatore della Consulta Cons. Riva
  • Intervento Direttore del Servizio Polizia Stradale Santo Puccia
  • Trasmissione di immagini a cura degli operatori di PS, presentazione della strumentazione utilizzata per la misurazione dei tassi alcolemici, simulazione, attraverso occhiali speciali, degli effetti delle sostanze stupefacenti e psicotrope.
  • All’incontro parteciperà una terza classe dell’istituto Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera Pellegrino Artusi.
  • La PS omaggerà i presenti di etilometri monouso.
    Seguiranno gli interventi del
  • Consigliere Valastro – Presidente C.R.I
  • Prefetto Roberto Sgalla
  • Roberto Natale – CDA Rai (ex componente Consulta)
  • Chiude il Coordinatore Riva

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Dipartimento giovani di CIU Unionquadri nel “Forum delle forze economiche e sociali giovanili” del CNEL.

Si è svolto oggi a Villa Lubin il primo incontro dei referenti dei gruppi giovanili,
appartenenti alle organizzazioni rappresentate al CNEL, che andranno a
costituire il “Forum delle forze economiche e sociali giovanili” del Consiglio.
Il Forum, presieduto dai due vicepresidenti del CNEL Floriano Botta e Claudio
Risso, rappresenta uno degli strumenti attuativi della più ampia “Strategia
Giovani” approvata dall’Assemblea lo scorso ottobre, con cui si vuole dar seguito
alle chiare indicazioni della Commissione europea e in particolare alla volontà di
attribuire più peso alla voce dei giovani attraverso la “Strategia dell’UE per la
gioventù”.
Il CNEL si impegna, dunque, alla stessa stregua della Commissione Europea, a
garantire che le decisioni adottate dagli organismi del Consiglio non rispondano
soltanto alle esigenze attuali, ma tengano conto delle generazioni future, in
un’ottica di costruzione partecipata di un nuovo Patto Generazionale.
In quest’ottica, il CNEL è il primo tra i propri omologhi europei ad istituire un
gruppo giovani che partecipi attivamente alle decisioni assunte, attraverso la
formulazione di pareri obbligatori e non vincolanti, volti alla valutazione di impatto
generazionale degli atti del Consiglio. Tale previsione si pone nel solco già
tracciato dal Governo nel ddl sulla semplificazione normativa depositato in
Senato (A.S. 1192) con il quale si introduce la valutazione di impatto
generazionale per i disegni di legge governativi.
Prevista anche la messa a punto di modalità e tempistiche per una stretta
collaborazione tra il gruppo giovani del CNEL e il gruppo giovani del Comitato
economico e sociale europeo (CESE).
Collateralmente all’istituzione del Forum, la Strategia giovani del CNEL ha
previsto anche l’avvio dei lavori per la redazione del Rapporto Giovani “expat”,
un’analisi accurata sui giovani che si trasferiscono all’estero, sull’attrattività dell’Italia per le nuove generazioni e sugli impatti che questo fenomeno ha sul
nostro sistema produttivo. Rientrano, inoltre, in questo ambito di attività altri
progetti speciali, quali il programma Open Day rivolto agli studenti delle scuole
superiori.
Il Forum sarà costituito da 33 delegati di altrettante rappresentanze giovanili
afferenti alle organizzazioni che compongono l’Assemblea del CNEL.

28 aprile 2025: Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro

Il 28 aprile 2025 si celebra la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, promossa dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL).

Istituita nel 2003 dall’OIL, questa giornata vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di prevenire infortuni e malattie professionali. Ed è anche un’occasione per commemorare i lavoratori che hanno perso la vita o subito infortuni sul lavoro. In Italia, la giornata coincide con la Giornata internazionale per le vittime dell’amianto e la Settimana mondiale dell’immunizzazione.

Il tema di quest’anno è “Rivoluzionare la salute e la sicurezza sul lavoro: l’intelligenza artificiale e la digitalizzazione nel mondo del lavoro”. 

In Italia aumentano i morti sul lavoro e le malattie professionali: per questo le nuove tecnologie digitali e dell’Intelligenza Artificiale devono essere utilizzate per la tutela dell’integrità psicofisica dei lavoratori e per abbattere il muro, che da anni sembra inossidabile, dei 1.000 morti all’anno numeri drammatici che raccontano di una vera e propria emergenza nazionale.

CIU Unionquadri condivide l’appello dell’ex Ministro del Lavoro e padre del Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, Cesare Damiano affinché “Il disegno di legge sulla Intelligenza Artificiale, di iniziativa del Governo, attualmente in discussione in Parlamento debba prevedere, in modo chiaro e diretto, incentivi alle imprese che scelgono di utilizzare le nuove tecnologie per la prevenzione. Il disegno di legge, approvato dal Senato il 20 marzo scorso e approdato alla Camera, deve essere modificato affinché il previsto investimento di 1 miliardo di euro non sia soltanto destinato alla cybersicurezza, alle telecomunicazioni e al 5G ma, in parte significativa, al miglioramento delle condizioni di lavoro e alla prevenzione degli infortuni, anche in questo caso con un esplicito riferimento alla problematica. Altrimenti, si rimarrà alle parole e alle ormai purtroppo inutili espressioni di cordoglio di fronte alla quotidianità delle morti sul lavoro”

Indebita la prassi di anticipare il TFR in busta paga.

Con la nota protocollo 616/2025, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro – acquisito il parere dell’Ufficio legislativo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali – risponde al quesito relativo alla legittimità della prassi di anticipo mensile del TFR in busta paga.

L’Ispettorato precisa che il TFR rappresenta una somma di denaro che viene accumulata mensilmente dal datore di lavoro, per conto del dipendente, allo scopo di assicurare un supporto economico al termine del rapporto di lavoro; detto istituto è disciplinato dall’art. 2120 c.c., che individua i criteri di calcolo del TFR e disciplina le condizioni in presenza delle quali, su richiesta del lavoratore, si applica il diverso istituto della anticipazione del trattamento di fine rapporto.

Nel dettaglio, il comma 10 dell’art. 2120 c.c. rimanda alla contrattazione collettiva o ai patti individuali l’introduzione di condizioni di miglior favore relative all’accoglimento delle richieste di anticipazione, in mancanza delle quali l’erogazione monetaria non può che qualificarsi quale maggiore retribuzione assoggettata all’obbligazione contributiva.

Nella nota, l’Ispettorato precisa come, stante la collocazione sistematica della norma, è da ritenere che la pattuizione collettiva o individuale possa avere ad oggetto una anticipazione dell’accantonamento maturato al momento della pattuizione e non un mero automatico trasferimento in busta paga del rateo mensile che costituirebbe invece una mera integrazione retributiva con conseguenti ricadute anche sul piano contributivo.

Tale operazione contrasterebbe con la stessa ratio dell’istituto, vale a dire assicurare al lavoratore un supporto economico al termine del rapporto di lavoro.

Del resto, dal 1° gennaio 2007, i datori di lavoro con almeno 50 dipendenti sono obbligati al versamento della quota di TFR al Fondo Tesoreria: tale versamento assume la natura di contribuzione previdenziale, stante l’equiparazione del Fondo ad una gestione previdenziale obbligatoria, con applicazione dei principi di ripartizione e dell’automaticità delle prestazioni di cui all’art. 2116 c.c.; le quote di TFR versate al Fondo rispondono quindi al regime di indisponibilità proprio della contribuzione previdenziale, ferme restando le ipotesi di pagamento anticipato del TFR nei casi e nei limiti normativamente previsti.

Pertanto e ciò affermato, quanto alle conseguenze sul piano ispettivo, l’Ispettorato ritiene che, laddove si ravvisino le descritte ipotesi di anticipazione, il personale ispettivo dovrà intimare al datore di lavoro di accantonare le quote di TFR illegittimamente anticipate attraverso l’adozione del provvedimento di disposizione di cui all’art. 14 del d. lgs. n. 124/2004.

Avv. Alberto Tarlao

CIU Unionquadri